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Giuseppe Conte: «Aprire gli stadi? Assolutamente inopportuno»

Il premier Giuseppe Conte non lascia dubbi e chiude all’ipotesi di riaprire gli stadi. “La presenza allo stadio, così come a manifestazioni dove l’assembramento è inevitabile sia in entrata che in uscita, non è assolutamente opportuna”, ha detto Conte in un’intervista, ricordando che “il governo non ha mai aperto le discoteche, contrariamente a quanto si è detto”.

Sul tema ha parlato anche Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità: “Ancora troppo presto per l’ipotesi di riaprire gli stadi. I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio”. Queste le parole di Brusaferro, che allontanano sempre di più la possibilità di rivedere da subito i tifosi sugli spalti.

La replica del leader della Lega Salvini non si è fatta attendere: “Non sono d’accordo con Conte, lo sport è vita, passione e il calcio è fondamentale. Non fa bene al Paese continuare a dire no”. Salvini ha preso poi come esempio l’Emilia Romagna, elogiando la scelta di Bonaccini di consentire l’ingresso a 2800 spettatori al Gran Premio di Misano. Infine, il leader della Lega ha chiuso con una battuta: “Poi, da tifoso, dico che alla terza partita con il pubblico finto, cambio canale. Abbiamo stadi enormi e prima si torna a uno sport in presenza, meglio è, sempre rispettando le norme”.

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