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Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia: “Il PNRR è anche un’occasione di business per i sistemi criminali”

Il riferimento agli investimenti collegati al PNRR è immediato quanto inevitabile, considerando anche la dimensione della quota d’investimento destinata alla transizione ecologica, in assoluto la più rilevante, essendo pari al 37% del totale delle risorse complessivamente disponibili.

Un flusso di spesa pubblica che, da un lato, è occasione unica per accelerare e rafforzare la realizzazione di progetti ambiziosi, ma è anche straordinaria occasione di business per sistemi criminali che hanno maturato una speciale capacità di costruire modelli aziendali, reti contrattuali e dimensioni di fatturato plasticamente adattabili ai parametri considerati dalle procedure di affidamento dei servizi.

Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo, alla presentazione della relazione annuale della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.

“Dunque, l’insieme delle risorse in campo per rendere il sistema italiano più resiliente ai cambiamenti climatici e più sostenibile nel lungo termine – ha sottolineato – per garantire la competitività nelle principali filiere della transizione ed insieme l’inclusività e l’equità della transizione ecologica a me appaiono obiettivi che non possono essere disgiunti dal contrasto di reti criminali la pericolosità delle quali è moltiplicata dalle nuove tecnologie ed agevolata dall’affanno delle funzioni di regolazione e controllo dei relativi mercati d’impresa”.

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