Si è tenuta a palazzo Chigi la riunione del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione Europea (Colaf),convocata dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
OBIETTIVI DELLA RIUNIONE
L’incontro, riferiscono fonti di palazzo Chigi, avrà ad oggetto i nuovi compiti che il governo ha affidato al Comitato per rafforzare la strategia unitaria delle attività di prevenzione e contrasto alle frodi e agli altri illeciti sui finanziamenti connessi al Pnrr, alle politiche di coesione e ai fondi nazionali correlati. Alla riunione erano presenti tutti i vertici delle amministrazioni componenti il Comitato, fra cui quelli delle Forze di Polizia, della Corte dei Conti, della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, della Direzione Centrale della Polizia Criminale, della Direzione Investigativa Antimafia, delle Agenzie fiscali. Con la riunione di oggi si apre dunque la nuova fase di operatività del Colaf per rafforzare e rendere più efficiente e tempestivo il sistema di prevenzione e contrasto delle frodi a presidio della regolarità nell’attuazione del Pnrr.
MELONI, GARANTIRE INVESTIMENTI MA ANCHE LEGALITÀ E TRASPARENZA
“La riunione del Colaf è una riunione particolarmente importante, perché è la prima dopo la conversione in legge del decreto che ha esteso le funzioni del Comitato alla prevenzione e al contrasto delle frodi in danno del Pnrr. Da quando ci siamo assunti la responsabilità di portare a compimento gli obiettivi del Piano, una preoccupazione costante è stata quella di garantire, oltre all’attuazione degli investimenti e delle riforme nel rispetto dei tempi previsti, anche la legalità e la trasparenza”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aprendo la riunione del Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea (Colaf).
“Ci siamo sempre posti il tema, cioè, di costruire un sistema quanto più efficace possibile per prevenire e reprimere le frodi che riguardassero le ingenti somme messe a disposizione dal Pnrr. La ragione è semplice: dobbiamo non solo utilizzare al meglio le risorse del Piano, e fare in modo che si concentrino su interventi strategici e di lungo periodo, ma impedire anche che qualcuno possa sfruttare questa “occasione” per i propri interessi e intercettare risorse che sono invece preziosissime, e che non possono di certo finire nelle mani della criminalità”, ha aggiunto Meloni precisando che “proprio per questo, il governo ha lavorato in questi mesi per riorganizzare il Piano, rafforzare le strutture di gestione, semplificare le procedure e rendere le strutture amministrative più forti, più veloci e più efficienti”, ha proseguito.
MELONI, COMITATO ANTI-FRODI INDISPENSABILE PER PROTEGGERE RISORSE UE
“Oggi compiamo insieme un altro passo avanti in questopercorso e inauguriamo una nuova fase nella vita e nell’attività delColaf. Puntiamo a rendere il Colaf, cioè, lo strumento per proteggere lerisorse europee che sono a disposizione dell’Italia.
È uno strumento chequesto governo ritiene indispensabile soprattutto nello scenario con ilquale ci confrontiamo, nel quale sono in gioco circa 350 miliardi di eurotra Pnrr e Piano Nazionale Complementare correlato, RepowerEu, Fondo diCoesione 2021-2027 e Fondo di Coesione Nazionale”, ha precisato Meloni precisando che “non si tratta, ovviamente, di partire da zero nel contrasto agli illeciti e alle frodi ai danni del Pnrr ma di rafforzare e potenziare un sistema articolato, che già funziona e i cui risultati sono stati riconosciuti anche in sede europea, e che si poggia sul lavoro della magistratura, delle forze di polizia e sul sistema di controllo e audit messo a punto per le amministrazioni centrali nazionali e per i soggetti attuatori del Pnrr”.