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Luciano Gattinoni (ex primario Policlinico Milano): «Quarta ondata in Germania: 80% dei ricoveri non sono immunizzati»

La quarta ondata di Covid in Germania? «Sui dati non si discute, l’80% dei ricoveri è di pazienti che non si sono immunizzati perché qui è pieno di naturisti e antiscientisti». Lo afferma Luciano Gattinoni anestesista e rianimatore, ex primario del Policlinico di Milano, da anni in trasferta a Göttingen, Bassa Sassonia.

«Sì, i dati dicono che la Germania è investita dalla quarta ondata dell’epidemia di Covid, ma la realtà ospedaliera che io vivo tutti i giorni è completamente diversa. Non c’è emergenza in terapia intensiva. La Germania viaggia oltre i 50mila contagiati giornalieri e a destare preoccupazione, oltre il numero, è l’accelerazione, visto che solo una settimana fa i nuovi positivi quotidiani erano meno di 40mila», sostiene in un’intervista di Pietro Senaldi, su Libero del 15 novembre.

Condivide le decisioni del governo tedesco di imporre l’obbligo di Green Pass per accedere a eventi pubblici?

«È un modo per mettere in maggiore sicurezza i luoghi di incontro. Qui in Germania c’è un’autonomia regionale sanitaria più marcata che in Italia; di fatto ogni Land fa quel che vuole. I primi a ripartire con le chiusure sono stati Berlino e la Turingia, probabile che saranno imitati. Il Green pass poi serve per indurre le persone a immunizzarsi».

Perché il virus è ripartito dalla Germania?

«I fattori possono essere vari. Il più certo è che il numero dei tedeschi vaccinati è relativamente basso: siamo ancora sotto il 65% della popolazione contro l’85% degli italiani».

Come se lo spiega dai tedeschi, che nel nostro immaginario sono così razionali e ligi alle regole?

«C’è uno strano naturismo anti-scientista in Germania, una sorta di ambientalismo ancestrale che considera buono tutto ciò che è naturale e maligno tutto ciò che interviene per alterare il corso della natura. Qui i druidi del bosco esercitano un grande fascino, non a caso il numero di vegani è mostruosamente maggiore rispetto all’Italia».

Il vaccino sarebbe un prodotto del maligno per i no vax?

«Tutta la medicina, specie quella chimica, è vissuta da una fascia della popolazione tedesca, nella quale pullulano i no vax, come qualcosa che agisce contro natura, e quindi è fondamentalmente sbagliato perché altera i processi umani. E di questa mentalità, o sentimento se preferisce chiamarlo così, la Germania è vittima».

In che senso, professore?

«Anche il Covid, essendo un virus, è frutto della natura, e per sopravvivere ci aggredisce e genera l’epidemia. Certi no vax dovrebbero rileggersi Leopardi: la natura è matrigna e bieca, la scienza salva l’uomo. Ma dire queste cose a un no vax è fiato sprecato».

Mi descrive i no vax come adepti di una sorta di religione. Ecco perché il Green pass non ha effetto su di loro…

«Ciononostante, sono a favore del lockdown peri non vaccinati, di cui si sta parlando in Germania, se non altro, per consentire agli altri di vivere. Ma le dirò di più: io credo che andrebbe introdotto l’obbligo di vaccinazione, almeno per le categorie di lavoratori più a contatto con il pubblico e per chi vuole frequentare stadi, cinema o ristoranti. Non mi basta il tampone che attesta che in quel momento si è negativi».

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