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Massimo Franco (Corriere della Sera): «Vaccinare per tenere aperta l’Italia: ecco la linea di Draghi»

Mario Draghi rimane saldo nella direzione scelta dal governo: andare avanti con la campagna vaccinale e «fare capire chiaramente ai no vax che il loro atteggiamento non danneggia solo loro». Lo riassume Massimo Franco, che sottolinea la linea tenuta dal premier Draghi «fino a quando rimarrà a Palazzo Chigi».

«Il premier non ha esorcizzato le diversità presenti nella sua coalizione. Anzi, le ha riconosciute, rivendicando la volontà e l’esigenza di mediare per arrivare all’unanimità: sempre, però, che la mediazione abbia un senso. Un “atto riparatorio”: Draghi ha definito la sua conferenza stampa di ieri sera con parole inusuali, e chiedendo scusa per avere sottovalutato le attese di chi voleva capire la direzione di marcia dopo le decisioni del Consiglio dei ministri della settimana scorsa».

«Ma tanto è stato prodigo di spiegazioni su scuola, bollette, vaccini, fondi europei» sottolinea Franco scrive sul Corriere della Sera «quanto è stato prudente fino alla reticenza sulle voci che lo riguardano di qui a una manciata di giorni. “Non rispondo a domande su futuri sviluppi, sul Quirinale o altro”, sono state la premessa e la promessa. E le ha mantenute».

«L’impressione è che Draghi si sia ancorato al presente per non compromettere i “futuri sviluppi” ai quali ha fatto cenno: dovunque possano portarlo. Quasi di rimbalzo, a chi drammatizza Draghi risponde sdrammatizzando. E a chi gli chiede indirettamente di dichiarare i progetti per il futuro, oppone un silenzio accompagnato da un sorriso enigmatico».

«Se qualcuno vede la scadenza del Quirinale col timore che arrivi una simbolica cometa distruttiva come quella del film catastrofico “Don’t look up”, “Non guardare su”, ostinandosi a non accorgersene, il premier sembra controbattere che invece è bene guardare in alto; e capire che azzuffandosi invece di cercare l’unità, l’impatto potrebbe far male all’Italia».

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