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Federico D’Incà (Ministro ai Rapporti con il Parlamento): «La maggioranza è sfilacciata, i leader politici sono chiamati a una prova di grande responsabilità»

«Percepisco uno sfilacciamento all’interno della maggioranza, ma non bisogna utilizzare temi come quello delle riaperture per piantare bandierine e cercare visibilità. Vedo delle tensioni nei partiti della maggioranza che si riverberano sulle attività parlamentari e sul rapporto tra le singole forze politiche».

«Credo sia corretto pensare a un coinvolgimento dei leader politici che sono chiamati a una prova di grande responsabilità facendosi carico della situazione del nostro Paese e andando oltre i sondaggi». Lo dice il ministro ai Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, in un’intervista ad Huffington post.

«Interpreto le sollecitazioni del presidente» Mattarella «come un richiamo a tutti i partiti a concentrarsi sulle azioni che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi» afferma, commentando quanto emerso ieri dopo un incontro del capo dello Stato con i presidenti delle Camere.

«Serve una piena condivisione di un percorso di iniziativa governativa e parlamentare per la messa a terra del Pnrr. Non possiamo permetterci di sbagliare o sarà la storia a giudicarci, non i sondaggi», aggiunge.

«Tutti indistintamente dicono che sulle riforme non bisogna perdere tempo, tutti però si presentano ai tavoli dei principali provvedimenti cercando di strappare qualcosa per sé, come se non fosse cambiato nulla. Non possiamo assistere a questa “palude” nelle tempistiche dei passaggi parlamentari».

Quanto ai provvedimenti in agenda, il ministro elenca: «è già all’esame del Senato il provvedimento che riguarda il cosiddetto “fondone”, l’ampliamento delle risorse del Pnrr, che aggiunge 31 miliardi a quelli che arriveranno dall’Europa».

«È in via di approvazione il decreto sostegni due, con 40 miliardi per sostenere ancora imprese e P.Iva, e poi abbiamo la delega sul processo civile al Senato e quella sul processo penale alla  Camera. Abbiamo inoltre un decreto Semplificazione che sarà un ulteriore passo verso la sburocratizzazione e uno strumento importante per attrarre investimenti esteri».

Sulle semplificazioni, spiega, «sicuramente si aprirà un confronto politico nell’ambito del quale il Governo è aperto ai contributi del Parlamento. Credo che con la saggia direzione dei Presidenti Casellati e Fico e dei presidenti delle commissioni si possa costruire un percorso che permetterà da una parte il dialogo e dall’altra il rispetto dei tempi, senza ingolfare i lavori».

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