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Fabrizio Pregliasco (Università di Milano): «E’ alto il rischio di contestazioni medico-legali per il trattamento delle persone in emergenza»

”In merito agli aspetti assicurativi io vedo per il mondo delle assicurazioni due disastri: il primo è quello delle contestazioni medico-legali, perché è vero: durante l’emergenza noi abbiamo trattato male alcune persone, sia per quanto riguarda la patologia Covid e tristemente anche per la maxi emergenza di super afflusso e quindi di incapacità di dare il meglio possibile.” Con queste parole Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi e Virologo dell’Università degli Studi di Milano, ha introdotto questa mattina i lavori della 22esima edizione   dell’Insurance Summit del Sole 24 Ore, che quest’anno si focalizza su come l’emergenza-Covid potrà influire sul settore assicurativo.

Pregliasco continua: ”Quindi tutto questo ovviamente avrà degli effetti sull’aspetto penale, personale mio e di tutti coloro i quali hanno avuto a che fare con dei malati in questa emergenza rispetto all’aspettativa che ovviamente ogni cittadino ha rispetto alle sue condizioni. E poi un elemento anche legato più in generale all’aspetto della mortalità. Anche qui io credo di parlare a un uditorio che ben comprende quella che è stata la cosa surreale dei morti-per e morti-con il Covid perché noi possiamo solo constatare dai dati oggettivi questa extra-mortalità, e rispetto ai dati statistici di mortalità attesa vedere un extra-mortalità.

Poi oggettivamente può essere difficile sul singolo caso capire se questo virus ha dato una   spintarella o è stato lo spintone unico e determinante. In moltissime   situazioni sulle casistiche l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la colpa del Covid nella stragrande maggioranza dei casi esaminati. Però sicuramente, a prescindere da questo periodo e purtroppo anche nel prossimo periodo, finché la tensione del servizio sanitario nazionale sarà ridotta avremo una disattenzione, un allungamento dei tempi e degli effetti sanitari, che presumo avranno poi effetti anche sulla attività assicurativa”.

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