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Fabrizio Palermo (ad Cdp): «Puntiamo ad avere la rete unica entro due anni»

L’obiettivo dichiarato è quello di avere la rete unica ultraveloce delle telecomunicazioni fra circa due anni. Lo dichiara Fabrizio Palermo, amministratore delegato della Cassa depositi e prestiti in un’intervista a “La Repubblica”. Cdp ha dotato il Paese “delle principali reti e infrastrutture, dalle scuole agli ospedali, dagli acquedotti alle strade, dalle reti elettriche a quelle del gas, e siamo azionisti delle principali società strategiche. Oggi – sottolinea Palermo – il fattore decisivo per lo sviluppo è la connettività: il nostro compito è esserci. Per realizzarla si punta ad una forte accelerazione perché non è affatto banale l’integrazione delle reti e bisogna superare l’esame delle Autorità di controllo, nazionali ed europea”.
Cdp è ampiamente presente “nell’industria italiana, investiamo poi nelle infrastrutture che sono l’ossatura di un Paese. Eravamo già in Open Fiber, che continuerà ad avere un ruolo centrale, e in Tim: il passo successivo è, appunto, la costituzione della rete unica”. Per gestirla, si è definita “una governance congiunta, un governo bilanciato che prevede la nomina condivisa dell’amministratore delegato”. L’equilibrio individuato serve a garantire la possibilità che non ci siano impedimenti nell’accesso alla rete da parte di tutti i soggetti.
Il Recovery fund può essere in questo momento per gli investimenti “un volano enorme di sviluppo”. Per l’integrazione delle reti c’è un tema “di allocazione di risorse in un investimento strategico, sempre con massima attenzione alla sostenibilità economico-finanziaria come richiede il nostro statuto. I nostri azionisti, ovviamente, richiedono di essere remunerati. È un progetto di lungo termine. Nel tempo si potrà valutare il valore di questo investimento”. Palermo commenta anche l’impasse su Autostrade: “Stiamo continuando a lavorare. Non è affatto una trattativa semplice, ma ci stiamo avvicinando. L’auspicio è che vada in porto in tempi stretti”.

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