Un commissario europeo per l’acqua, come è stato fatto per l’energia.
È l’auspicio dell’ad di Acea, Fabrizio Palermo, intervenuto al Forum in Masseria 2024, organizzato da Bruno Vespa e Comin & Partners.
Per adeguare la rete idrica, ha detto Palermo, a margine del Forum, serve una mole di investimenti ed è quindi “necessario avere degli operatori anche di una certa dimensione, in grado di pianificarli.
Oggi la situazione italiana vede l’esistenza di tanti operatori, oltre 2.500.
Le considerazioni che siano tanti o troppi non spetta a me, sicuramente operatori di maggiori dimensioni consentono di realizzare questi investimenti più rapidamente perché hanno le spalle larghe per investire anche soprattutto su quelle che sono le innovazioni.
Investire nell’intelligenza artificiale nelle reti idriche richiede ingenti investimenti e spalle larghe anche dal punto di vista finanziario”.
“Forse vale la pena riflettere su due aspetti – ha aggiunto -: una maggiore focalizzazione a livello europeo e si potrebbe anche ragionare sull’ipotesi di un commissario europeo sull’acqua come è avvenuto negli anni scorsi sull’energia e dall’altro una focalizzazione delle risorse a livello comunitario maggiore di quello attuale.
Oggi il Pnrr ha allocato 4 miliardi sull’Italia sul tema dell’acqua, si può sicuramente investire di più si deve investire di più e il governo è focalizzato su questo, credo che anche uno sforzo a livello europeo che consenta di non finanziare tutto con le sole tariffe possa aiutare”.