Sono 60 i miliardi a disposizione del ministero delle Infrastrutture per il piano di ripresa e resilienza e non sono a rischio anzi “siamo in anticipo su tanti cantieri”.
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha rassicurato dopo le notizie di stampa sulla revisione della parte del Pnrr sulle ferrovie e rilanciato: “se qualcuno non riesce a spendere tutti i fondi e ci danno altri 5 o 6 miliardi, noi li spendiamo su case popolari, dispersione idrica, bacini, dighe”.
Il vicepremier ha minimizzato il dibattito sulla revisione del piano per le ferrovie, con il possibile spostamento su altri fondi delle linee Palermo-Catania e Roma-Pescara, bollandolo come “più giornalistico che tecnico”, e intervistato da Bruno Vesta a Forum in Masseria ha detto che, se c’è qualcosa che tecnicamente non è possibile realizzare in tempo perché mancano i binari o i microchip e serve un anno in più, si finanzia con altre voci di spesa e il Pnrr si usa per altro.
“Con Bruxelles – ha aggiunto – bisognerà ragionare di buonsenso”.
A livello tecnico, la trattativa sulla revisione complessiva del piano non è ancora iniziata e continuano le pressioni del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni, perché il governo italiano presenti le proposte di modifiche prima della scadenza formale del 31 agosto per concordarle insieme.
“Bisogna iniziare questo lavoro che per la Spagna ci ha impegnato per 3 mesi”, ha detto venerdì Gentiloni dal palco di Repubblica delle Idee.
È intervenuto al Forum in Masseria anche l’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Gianpiero Strisciuglio, che ha rivendicato la capacità del gruppo di spendere tutti i soldi.
“Siamo capaci e siamo al lavoro in maniera incessante”, ha dichiarato Strisciuglio indicando i 4 mila cantieri aperti sull’infrastruttura ferroviaria.
L’80% delle risorse assegnate a Rfi nel Pnrr sarebbe in fase di realizzazione attraverso progettazioni esecutive o cantieri.
In particolare sull’alta velocità Bari-Napoli “siamo lanciatissimi”, ha detto l’ad di Rfi, e spiegato come già l’anno prossimo sarà velocizzato significativamente il collegamento e a fine lavori, nel 2027, richiederà solo 2 ore.
Nelle ultime tre settimane Rfi ha aggiudicato 2 miliardi di lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e 1,3 miliardi in Sicilia completando la fase di assegnazione di tutto l’itinerario tra Palermo e Catania ad alta velocità.
“Stiamo investendo miliardi nelle infrastrutture di Sicilia e Calabria”, ha rimarcato Salvini così il ponte sullo Stretto non sarà una cattedrale nel deserto.
L’inizio dei lavori di costruzione, è la sfida lanciata dal vicepremier, sarà a primavera 2024, e non in estate come annunciato precedentemente.
Una critica al Pnrr è arrivata invece dal presidente di Aiscat Servizi, Fabrizio Palenzona, che ha definito “una grande stupidaggine” che il fatto che il piano non destini più risorse a strade e autostrade dato che l’80% dei quello che si muove sul territorio è su gomma.