Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

[Lo scenario] Ecco la scure di Mosca sui conti di Intesa e UniCredit come risposta mirata alle sanzioni UE

Giro di vite russo sui conti bancari degli italiani in Russia, in quella che sembra una nuova risposta alle sanzioni varate da Ue e Usa. Una decisione che però non colpisce solo le società attive sul mercato russo, ma anche, e per ora soprattutto, i consolati italiani che negli ultimi giorni sono stati costretti a sospendere la concessione di gran parte dei visti ai cittadini russi.

Fondi bloccati

In base ad una disposizione della Banca centrale, infatti, aziende e cittadini italiani non potranno prelevare fondi dalle controllate locali di UniCredit e Banca Intesa, né aprire nuove conti presso le stesse banche. Una decisione che riguarda appunto anche i conti istituzionali dei consolati. La disposizione, dice all’ANSA Vincenzo Trani, presidente della Camera di Commercio italo-russa, “è una risposta speculare alle misure restrittive imposte ai cittadini russi in Italia” in linea con le sanzioni Ue. Tranne per due aspetti molto importanti: in Russia vengono presi di mira soltanto i conti aperti presso queste due banche, e non in tutte, come avvenuto per i cittadini russi in Italia. Il secondo è che “la risposta di Mosca ha preso di mira solo gli italiani e non cittadini e aziende di altri Paesi europei che pure hanno imposto le stesse restrizioni dell’Italia come disposto dalla Ue”.

No comment Intesa e Unicredit

No comment da parte di di UniCredit e di Intesa Sanpaolo. Ma fonti a Mosca fanno sapere che la misura ha avuto un primo forte impatto sui due consolati italiani di Mosca e San Pietroburgo e sull’attività degli sportelli consolari presenti in un’altra quindicina di città. Molti cittadini russi che avevano chiesto il visto per recarsi in Italia non hanno potuto ottenerlo perché la tariffa consolare (70 euro a persona) dovrebbe essere versata su un conto di Banca Intesa. Tutto questo mentre, sottolineano fonti del settore turistico al quotidiano economico Kommersant, nonostante la guerra in Ucraina si registra una forte domanda di visti turistici per l’Europa grazie all’annullamento delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid.

L’impegno dell’Ambasciata

“L’Ambasciata e il Consolato Generale d’Italia a Mosca – si legge in un comunicato – si stanno impegnando, in collaborazione anche con le competenti autorità russe, per ripristinare al più presto la normale operatività delle nostre istituzioni a beneficio dei cittadini russi e italiani”. Il divieto di prelevare fondi, che dovrebbe rimanere in vigore dal 25 maggio per un anno, riguarda anche cittadini privati italiani, tranne quelli in possesso di un permesso di soggiorno.

Oltre alle aziende

Una restrizione che apparentemente potrebbe tradursi in un colpo di scure sulle attività delle società italiane in Russia. Ma in realtà, fa notare Trani, non toccherà quelle che operano attraverso filiali di diritto russo. Sarebbero invece interessate società italiane, specie attive nell’importazione, che non hanno una sede operativa. Ma la disposizione della Banca centrale lascia margine di manovra anche per queste, perché prevede che al divieto di prelievo possano essere fatte eccezioni a discrezione dei direttori delle due banche operanti a Mosca.

Nel 2021 l’interscambio tra Italia e Russia è stato pari a quasi 22 miliardi di euro. Le esportazioni italiane, che lo scorso anno erano pari a circa 7,7 miliardi, hanno beneficiato di un ulteriore aumento di oltre il 22% nei primi due mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Quindi fino all’invasione russa dell’Ucraina, e prima che Mosca varasse diverse restrizioni all’attività di compagnie occidentali per rispondere alle sanzioni, come i limiti alle operazioni di cambio di valuta, mentre sono allo studio misure punitive per le società estere che decidono di lasciare il Paese. 

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.