La fusione nucleare arriverà prima di quanto si pensi e Il nucleare renderà sostenibile, nelle sue varie declinazioni, e mi riferisco quindi sia a fusione che fissione, il mix energetico del futuro dei Paesi più evoluti”.
Ne è convinto Davide Malacalza, presidente di ASG Superconductors, leader nella realizzazione di componenti per il reattore ITER (reattore sperimentale, il cui scopo principale è il raggiungimento di una reazione di fusione stabile, ndr), che in un’intervista a “Energia Ambiente e Innovazione” di Enea, fa il punto sullo stato dell’arte della tecnologia.
“La fusione non solo si farà ma probabilmente, come testimoniano gli investimenti, la nascita di molte start up, prevalentemente americane (ma anche europee come nel caso di Gauss), unite al rinnovato ritorno di interesse sul tema da parte di politica e opinione pubblica, arriverà prima di quanto si pensi”, afferma Malacalza.
“Sono convinto che tutto questo accadrà se saremo capaci di creare un circuito virtuoso tra mondo della ricerca, investimenti dei privati e l’evoluzione di materiali e competenze”.
“In ogni caso la fusione, quando arriverà, sarà anche e soprattutto grazie al lavoro e agli investimenti iniziati più di mezzo secolo fa e di coloro che ci hanno creduto e continuano a lavorarci oggi, pur sapendo che i benefici concreti arriveranno alle prossime generazioni”, prosegue il manager, “fare innovazione e industria è stimolante ma impegnativo, farlo su programmi a venti o più anni richiede coraggio, visione strategica, competenza e spirito di abnegazione.
Parlando di industria occorre anche ricordare che nella fusione c’è tutto ed è spinto al massimo: fisica, calcoli ingegneristici, manifattura, scienza dei materiali, tecnologia criogenica, opere civili e così via.
Realizzare “una stella sulla Terra” è una sfida paragonabile ad andare nello spazio, occorre tenerne conto quando si criticano tempi e costi”.