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Dal PNRR arriva l’opportunità per riformare la rete dei carburanti | Lo scenario

“La rete è sovradimensionata rispetto ai consumi che il mercato richiede e lo diventerà sempre più a causa della maggiore efficienza delle auto ma anche della transizione verso altre tecnologie. C’è oggi l’opportunità del Pnrr che può venire in aiuto. Perché le chiusure non possono essere obbligate, ma devono essere volontarie. Servono quindi incentivi, procedure semplificate per la chiusura e la bonifica, ma anche sostegni che coprano i costi sociali che ciò comporterà”.

Lo ha dichiarato il segretario generale di Assopetroli Assoenergia, Sebastiano Gallitelli, in occasione della due giorni del forum Fuels Mobility, realizzata all’ex Gazometro di Eni a Roma Ostiense. Promosso da Bfwe – BolognaFiere Water&Energy, in collaborazione con Assogasliquidi-Federchimica, Assopetroli-Assoenergia e Unem, l’appuntamento sull’innovazione tecnologica nella mobilità sostenibile e nella rete carburanti ha avuto come focus la realizzazione di una transizione sostenibile.

Al tavolo sui fuels rinnovabili ha partecipato invece Letizia Pasqualini, responsabile Transizione Energetica dell’Associazione, che ha ricordato quanto tutte le scelte debbano essere improntate sul principio della neutralità tecnologica. “Il mix necessario è appunto il più ampio possibile – ha affermato -. Ad oggi invece il pacchetto Fit for 55 prefigura una transizione orientata esclusivamente all’elettrificazione degli usi finali. Un orientamento ideologico, non fondato su evidenze scientifiche, che ha ricadute importanti a livello sistemico, finanche su equilibri geopolitici. In questo modo si inibisce la ricerca su altri tipi di carburanti, su alternative valide, prodotti già esistenti ai quali si rinuncia”.

Il presidente Andrea Rossetti ha concluso poi l’evento partecipando alla tavola rotonda sulla decarbonizzazione dei trasporti. “Sulla transizione energetica serve avere uno sguardo ampio e globale, sarebbe dannoso fare il contrario. Bisogna considerare gli effetti strategici dell’elettrificazione”, ha detto Rossetti, “che sposterà interi pezzi di industria nel far east. Stiamo invece assistendo a un totale scollamento dalla realtà. Mentre in Europa si discuteva infatti se inserire il gas e il nucleare nella tassonomia, nel frattempo, accanto a noi, infuriava una crisi energetica senza precedenti”.

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