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Dal Pino (Lega Serie A): «Sfruttando la crisi della pandemia faremo tornare il calcio lo sport più bello del mondo»

Spera che si possano riaprire gli stadi ai tifosi da luglio, per tornare verso la normalità.

Ma nei piani di Paolo Dal Pino, presidente della Lega Calcio, c’è anche l’idea di usare la crisi scatenata dall’emergenza Covid per avviare un cambiamento nella Lega e nel campionato che vuole riportare a essere “il più bello del mondo”, come negli anni ’90.

Intanto in un’intervista al New York Times, la prima da quando è stato eletto a gennaio, rivendica che in Lega “c’è più unità di prima”, complice anche l’assenza di tensioni a campionato fermo.

E, nota il quotidiano statunitense, anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, dà merito alla sua “diplomazia”, che ha aiutato a tenere i club a bordo nella traversata fino alla ripartenza.

Spesso, però, le assemblee fanno venire a galla la riottosità dei presidenti di club, inclini a perseguire interessi particolari.

Sarà un banco di prova anche quella di domani, con all’ordine del giorno anche le proposte di alcuni fondi fondi di investimento, interessati ad entrare nella media company che la Lega sta studiando per vendere i diritti tv. Si sono fatti avanti Cvc (l’offerta è attorno ai 2.2 miliardi di euro, considerato il 20% del valore della Lega su 10 anni), Bain e Advent.

Sono in corso valutazioni non solo economiche ma anche sull’impostazione del progetto e della governance.

Dal Pino ha glissato sul tema dei fondi nell’intervista ma ha ammesso l’importanza per la Lega di “controllare il proprio destino a lungo termine”.

L’assemblea affronterà anche la questione di BeIN, l’emittente del Qatar che non ha trasmesso alcune partite di Serie A in quelle aree raggiunte anche da canali pirata riconducibili all’Arabia Saudita.

Sul fronte interno, il prossimo obiettivo è riaprire gli stadi.

“Dobbiamo avere prudenza e pazienza, ma siamo fiduciosi che se la situazione sanitaria continua a migliorare, il graduale ritorno dei tifosi negli stadi sarà una realtà, magari parzialmente dal prossimo mese”, ha spiegato Dal Pino, sottolineando che “abbandonare la stagione avrebbe avuto un serio impatto sul valore sia dei club sia dei giocatori”.

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