“Non abbiamo ancora concluso il ciclo di politica monetaria restrittiva. Se consideriamo i tassi di interesse reali, siamo ancora in territorio restrittivo e dovremo restarvi per tutto il tempo necessario a riportare l’inflazione al 2%”.
Lo afferma, al ‘Sole24Ore’, la presidente della Bce Christine Lagarde, spiegando come, la settimana scorsa, da Francoforte è stato “ritenuto che la disinflazione fosse sufficientemente avanzata e avrebbe continuato a progredire nei prossimi diciotto mesi; potevamo quindi abbassare i tassi. Ma non siamo vincolati a un percorso prestabilito. Rivaluteremo la situazione a ogni tappa del percorso, non solo quando avremo nuove proiezioni” e questo vuol dire, specifica la presidente Lagarde che “abbiamo preso la decisione appropriata, ma non significa che i tassi di interesse siano su un percorso di discesa lineare. Potrebbero esserci di nuovo periodi di mantenimento dei tassi”.
Questa mancanza di indicazioni prospettiche, continua, è legata “a un livello di incertezza molto elevata”. Fornire indicazioni ai mercati in queste condizioni, prosegue Lagarde, “significa legarsi le mani, e nel frattempo vento e onde sconquassano la barca e non si possono regolare le vele. Siamo tutti d’accordo che ci sia un enorme grado di incertezza e vi è un consenso generale sul fatto che, data la situazione, la forward guidance non può aiutarci”.