Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Stefano Bonaccini (presidente Emilia-Romagna): «Scuola in presenza. Il virus si contrasta con i vaccini»

Scuola solo in presenza. Il virus? Possiamo fermarlo solo con i vaccini. Questa la posizione del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che si dice «addirittura» favorevole anche all’obbligo vaccinale per il personale scolastico «pur di non tornare alla Dad». Rivolgendosi ai docenti aggiunge: «registro che la stragrande maggioranza degli insegnanti ha fatto il vaccino e di questo li ringrazio, sia come presidente che come padre».

«Io penso come Draghi che uno strumento universale di contrasto alla povertà sia indispensabile», spiega. «Nella crisi dell’ultimo anno e mezzo ha evitato che l’emergenza sanitaria diventasse disastro sociale. Ci sono però correzioni necessarie da fare, che, come Regioni, avevamo segnalato per tempo. Intervenire sul rapporto col reddito da lavoro, per esempio, può eliminare effetti contraddittori o addirittura controproducenti. Ma questo non significa azzerare il reddito di cittadinanza», in un’intervista a La Stampa.

Nell’intervista Bonaccini parla anche della sua regione: «Sono tre i fattori che fanno dell’Emilia-Romagna una locomotiva in Italia e in Europa. Il primo è la forte vocazione manifatturiera e all’export: noi l’abbiamo sostenuta, realizzando filiere che non hanno eguali nel mondo. Il secondo è una politica industriale che ci vede primeggiare nelle frontiere più avanzate dei big data e dell’intelligenza artificiale».

«Il terzo fattore è la qualità delle relazioni istituzionali e sociali, con il Patto per il Lavoro e per il Clima firmato da tutte le parti sociali. Si tratta di un unicum sul piano nazionale: istituzioni e università, imprese e sindacati, professioni e Terzo settore, fino alle associazioni ambientaliste, insieme per definire le scelte strategiche della regione».

Per saperne di più:

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.