Banca d’Italia ha pubblicato il fascicolo della collana “Statistiche” relativo ai risultati dell’indagine sulle aspettative d’inflazione e crescita svolta tra il 24 febbraio e il 17 marzo 2023 presso le imprese italiane con almeno 50 addetti. I giudizi delle imprese sulla situazione economica generale sono divenuti meno sfavorevoli rispetto alla rilevazione precedente.
Sono migliorate anche le aspettative delle aziende sulle proprie condizioni operative nei successivi tre mesi, sospinte dal rinnovato impulso della domanda e dall’attenuarsi delle difficoltà legate agli elevati prezzi dell’energia e all’approvvigionamento di materie prime e input intermedi. Le valutazioni di peggioramento delle condizioni per investire restano superiori a quelle di miglioramento, ma il saldo è divenuto molto meno negativo che nella precedente rilevazione.
L’accumulazione di capitale proseguirebbe nel 2023 e si assocerebbe a una espansione dell’occupazione nei prossimi tre mesi. Le attese sull’inflazione al consumo si sono ridotte su tutti gli orizzonti temporali, attestandosi al 6,4 per cento sui 12 mesi e al 5,3 e 4,8 per cento sugli orizzonti rispettivamente a 2 anni e tra 3 e 5 anni. Nell’ultimo anno i prezzi praticati dalle imprese hanno continuato a crescere a ritmi sostenuti ma, per la prima volta dalla fine del 2020, rallenterebbero nei prossimi 12 mesi in tutti i comparti, ad eccezione di quello dell’edilizia residenziale.