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Walter Ricciardi (consulente Ministro della Salute): «Rischioso accelerare i tempi del vaccino. In Italia speriamo di averlo nel 2021»

Si assiste sconcertati “a quanto sta avvenendo negli Stati Uniti dove c’è uno scollamento totale tra la politica e la scienza e dove la prima sta cercando di forzare e non si fa guidare dall’evidenza scientifica”. Così in un’intervista a La Stampa il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, commenta la notizia sulla Food and Drug Amministration in Usa che starebbe valutando di dare il via libera a un vaccino anti Covid senza aspettare addirittura neanche la fine della fase 2 delle sperimentazioni.

“Si prova di nuovo a imporre alla scienza le soluzioni, ma non si possono accelerare i tempi perché per i vaccini va dimostrata la sicurezza ancora prima dell’efficacia” aggiunge. Non fare la fase tre “significa far accedere al mercato un prodotto che può essere pericoloso e che può non creare l’immunità sufficiente: è sbagliato e pericoloso”.

Si sta accelerando per arrivare al più presto alle prime dosi dei vaccini anche in Russia e Cina. “Del vaccino russo non sappiamo niente – spiega Ricciardi – Non c’è neanche una pubblicazione. In Europa nessuna autorità ne consentirebbe la diffusione. L’Ema non lo prenderebbe neanche in considerazione”.

Diverso “è il caso della Cina. Con Oxford AstraZeneca il vaccino CanSino Biologics è probabilmente quello in fase più avanzata. Entro ottobre AstraZeneca dovrebbe pubblicare i risultati della fase 3 e nello stesso periodo potrebbe farlo anche CanSino, che lo sta sperimentando sui volontari delle forze armate. Se tutto andrà come speriamo le prime dosi di vaccino potrebbero arrivare in commercio entro la fine dell’anno”.

Per i vaccini anti Covid si è già accelerato “dove è stato possibile farlo, traendo vantaggio da tutta una serie di informazioni e sperimentazioni. Ma tutti i vaccini possono avere effetti collaterali anche gravi e allo stesso tempo non assicurare un’adeguata protezione”.

Bisogna lavorare secondo le regole “come facciamo in Europa, non si può bypassare la salute dei cittadini”. In Italia speriamo di avere un vaccino “nel 2021. Ovviamente se la fase 3 si concluderà con risultati positivi”.

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