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Thierry Breton (Commissario al Mercato Interno Ue): «Vaccini, entro 12-18 mesi autonomia produttiva per l’Ue»

Una completa autonomia produttiva di vaccini per l’Unione Europea entro 12-18 mesi. È l’obiettivo della nuova strategia Ue sui vaccini e le varianti delineata dal commissario al Mercato Interno, Thierry Breton, intervistato su Avvenire da Giovanni Maria Del Re.

Sui tempi necessari per arrivare a una piena autonomia produttiva Ue, Breton afferma: «Agiremo molto in fretta. Vogliamo esser pronti anche per le varianti entro l’autunno. Parlando delle tappe, la prima importante è la stabilizzazione dei processi produttivi. Qui decisivo è l’incremento dei bioreattori: dopo due settimane si vede quante dosi si possono ricavare».

«Ci vuole un po’ di tempo per stabilizzare il sistema, per andare a regime ci vogliono quattro-cinque mesi. Poi, per arrivare alla piena autonomia produttiva ci metteremo 12, massimo 18 mesi. Per la sola Europa penso che saremo a piena capacità già entro fine anno».

«Siamo in piena cooperazione con gli Stati membri e discutiamo con le case farmaceutiche con cui abbiamo già contratti. È importante capire che queste società non avevano proprie capacità produttive: è il caso ad esempio di BionTech e di Oxford. Ecco perché hanno dovuto trovarsi partner fuori Ue, rispettivamente Pfizer o AstraZeneca».

«Mi viene da sorridere quando sento dire che avremmo dovuto fare da soli. Non c’era un solo Paese Ue che avrebbe avuto strutture sufficienti per l’intera produzione, perché nessuno dispone dell’intera catena produttiva. Ecco perché bisogna farlo a livello europeo. Dobbiamo disporre dell’intera catena produttiva, dall’inizio alla fine, e ci riusciremo entro 12-18 mesi».

Creando nuovi impianti o utilizzando quelli esistenti? «Creare nuovi impianti da zero richiederebbe almeno 5-6 anni, e questo non possiamo permettercelo. Tuttavia, guardiamo intanto a quelli che già partecipano alla produzione dei vaccini già autorizzati».

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