“Noi stiamo valutando l’accordo” con la Cina sulla Via della Seta “e ci sarà una decisione”: “e certamente è vero che i rapporti commerciali, di confronto e di collaborazione esistevano prima e possono esistere anche senza l’accordo scritto.
Non è la Via della Seta che regola il rapporto di amicizia tra Italia e Cina”.
È quanto ha spiegato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un’intervista al Corriere della Sera.
In caso di mancato rinnovo dell’accordo, “non esiste alcuna penale”, ha precisato Tajani.
“C’è un rinnovo automatico del memorandum e noi stiamo appunto valutando che cosa fare.
L’accordo scade alla fine dell’anno, è giusto valutare con attenzione una questione così importante e con tanti aspetti in gioco.
In ogni caso, noi guardiamo in modo positivo alla Cina, la visita di Wang Yi lo scorso febbraio è andata bene, e apprezziamo il lavoro del direttore generale della Fao, Qu Dongyu.
Insomma, noi vogliamo avere buoni rapporti con la Cina, di certo non abbiamo alcun pregiudizio negativo.
Ma, appunto, si possono fare tante cose anche senza la Via della Seta”, ha commentato ancora il ministro.