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Davide Tabarelli (presidente Nomisma Energia): «Con lo stop al gas dalla Russia sono possibili razionamenti questo inverno» 

Con l’arrivo dell’inverno, il blocco delle forniture di gas Russo potrebbe essere necessario un razionamento delle scorte. «Per l’inverno possiamo arrivare a una domanda giornaliera di 400 milioni di metri cubi, con 200 milioni provenienti dalle scorte. Gli altri 200 milioni provengono dalle importazioni, dove la Russia lo scorso inverno pesava per 90 milioni al giorno. Una quantità molto difficile da sostituire, Quest’inverno, se il gas dalla Russia verrà azzerato, per cui si dovrà distruggere domanda, razionare, anche solo per pochi giorni. Ma bisogna dirlo, prepararsi». Lo afferma, parlando con l’ANSA, il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli.

«Può darsi anche che a causa del clima mite, del mancato taglio da parte russa, della recessione, la domanda non arriverà mai a 400 milioni di metri cubi al giorno, ma non possiamo affidarci alla sorte», avverte Tabarelli, che sottolinea come sia «irresponsabile dire che le scorte sono alte e quindi non bisogna preoccuparsi. Attualmente» osserva «la Russia pesa per circa 30 milioni al giorno, sperando che non scendano sotto questo livello minimo per evitare questioni di arbitraggio. Ma possiamo solo sperare che abbiano paura degli arbitraggi».

«Le scorte» spiega Tabarelli «sono come un palloncino che deve essere sempre pieno per dare pressione, per arrivare a case, ospedali, fabbriche, centrali elettriche. Se la Russia taglia subito e dobbiamo ricorrere alle scorte già a ottobre o novembre, arriveremo a febbraio con un palloncino un po’ sgonfio e non riusciremo a tirare fuori 200 milioni di metri cubi al giorno».

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