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Stefano Castrignanò, direttore Osservatorio Italian Welfare: “C’è ancora troppa distanza sul welfare tra le misure pmi e le grandi imprese, serve agire”

“Oggi abbiamo lanciato la prima edizione del Global Welfare Summit, qui a Villa Miani, e abbiamo coinvolto le aziende, le istituzioni, i grandi player di settore, fondi pensione e sanitari per discutere del welfare globale.

Il welfare è diventato un tema ormai indispensabile per il benessere dei lavoratori e dei cittadini: i dati del nostro osservatorio hanno evidenziato che c’è una grande differenza tra le piccole e medie imprese e le grandi imprese, in particolare diciamo che le piccole imprese ancora solo nel 16% dei casi introducono delle misure aggiuntive rispetto a quelle contrattuali, mentre le grandi imprese si assestano sopra il 70%”.

Lo ha detto Stefano Castrignanò, direttore dell’Osservatorio Italian Welfare, ad Adnkronos/Labitalia a margine della prima edizione del ‘Global Welfare Summit‘.

“Abbiamo lanciato delle proposte per il rilancio del benessere globale dei lavoratori, una riguarda la previdenza complementare e in particolare l’introduzione di coperture obbligatorie per i grandi rischi all’interno dei fondi pensione, la seconda misura riguarda la sanità integrativa che necessita di essere in qualche modo normata maggiormente, deve essere più inclusiva e dedicarsi anche a categorie di soggetti che oggi non ne possono usufruire e infine occorre favorire la diffusione delle misure di welfare alle piccole e medie imprese attraverso il ruolo del welfare contrattuale e quindi delle parti sociali”, ha concluso Castrignanò.

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