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Ponte di Genova: ‘viaggio dal buio alla luce’ con la Quinta Sinfonia di Beethoven

“Un viaggio dal buio alla luce”: questo, in metafora, il percorso per la ricostruzione del ponte di Genova. L’ha definito così, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Antonio Pappano, che il 27 luglio dirigerà l’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia nel concerto inaugurale ai piedi del nuovo viadotto, progettato di Renzo Piano.
Pappano ha definito il programma musicale della serata: l’esecuzione della Quinta Sinfonia di Ludwig van Beethoven verrà preceduta da un omaggio delle società costruttrici e dei musicisti alle 43 vittime del Ponte Morandi, con l’Adagio per archi del compositore americano Samuel Barber.
“È la celebrazione da un lato di un lavoro di eccellenza in tempi record, un lavoro di squadra straordinario, e dall’altro si vuole ricordare la tragedia che c’è stata – dice il direttore d’orchestra – la vittoria e la perdita. Sarà tutto molto intenso. Un viaggio dal buio alla luce. Che poi è la metafora della Quinta Sinfonia di Beethoven. Lui conquista i suoi demoni e alla fine ne esce vincitore. Anche dal punto di vista della tonalità, è un viaggio dal Do minore al Do maggiore”, spiega Pappano.
Quanto al fatto che al concerto assisteranno anche gli operai che hanno costruito il ponte, Pappano osserva: “Mi pare bellissimo che siano lì anche loro che hanno costruito il ponte. Sarà una bellissima condivisione fra artisti, architetti, lavoratori, e anche persone che hanno perso i loro cari. Sarà celebrazione, ma anche ricordo. La musica – e in questo che le dico ci credo non al 100, ma al 150 per cento – è un balsamo per la guarigione e la speranza – conclude il direttore – “sto vivendo con l’orchestra un’esperienza incredibile. Chi poteva immaginarlo, anche solo fino a un mese fa, che si sarebbero potuti fare dei concerti. Già di per sé poter (ri)suonare insieme è bellissimo. Poi c’è anche il pubblico. Senza le persone in sala, c’è il vuoto: con la musica la condivisione è una cosa importantissima”.

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