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Pietro Salini (AD Webuild): «Dobbiamo investire subito i fondi già disponibili nelle infrastrutture»

“Abbiamo tanti soldi nei cassetti. E’ necessario investire e spendere subito i fondi già a disposizione”, così Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, ha commentato ieri durante il programma Restart su Rai2 la necessità di investimenti in infrastrutture che siano volano per la crescita economica e per la creazione di nuovi posti di lavoro.   

Il tema vero, ha proseguito Salini, è investire subito le risorse a  disposizione in un’ottica di sostenibilità della crescita di lungo periodo, anche grazie alla straordinaria occasione rappresentata dai fondi europei. “Nell’ultimo settennato europeo del programma FAS abbiamo speso poco più di 9 dei 45 miliardi a nostra disposizione per investimenti in  infrastrutture, ne abbiamo ancora 35 residui da spendere e 28 non sono  impegnati e li perderemo a fine 2021, sono a fondo perduto e non  finanziamenti. Il prossimo settennato che si sta negoziando adesso vale 65  miliardi di euro sempre a fondo perduto, dobbiamo concentrarci sui  progetti concreti da finanziare. Il Paese non può aspettare”.    

Un’urgenza che nasce anche dall’inadeguatezza del sistema infrastrutturale italiano. “Tutte le opere sono state costruite negli anni 60 anni del boom, superando largamente i 50 anni, con un traffico decuplicato rispetto alle previsioni progettuali”, ha dichiarato Salini. “Il Gruppo Webuild – ha spiegato – conta su un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro, che significa poter programmare la nostra attività nei prossimi anni con una certa tranquillità”.

Ma in generale, nel settore delle infrastrutture, “la bella notizia – ha sottolineato Salini – sarebbe riuscire a fare quello che abbiamo fatto a Genova, con la realizzazione del nuovo Ponte Genova San Giorgio, in tutti quei lavori che in Italia ci sono e che aspettano di essere avviati. Partire, assumere, dare stipendi, dare un futuro alle persone e ai nostri ragazzi. Il Paese aspetta risposte immediate”.   

Genova è anche l’esempio di come si sia riusciti a lavorare a tempi record e durante l’emergenza Covid-19. “Il Gruppo – ha evidenziato – sta  proseguendo le sue attività in tutti i cantieri italiani applicando i protocolli di sicurezza in maniera efficace. Abbiamo affrontato questo grandissimo problema imponendo delle procedure rigidissime sia di contatto che di vicinanza. Abbiamo introdotto nuovi approcci, modelli organizzativi  e processi che ci permettono di soprintendere e gestire in modo ancora più efficiente i nostri cantieri”, ha concluso.

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