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Pierluigi Bersani (deputato Leu): «Governo Draghi è la miglior soluzione possibile»

II governo Draghi è la «miglior soluzione possibile», dopo la mossa, ritenuta grave, di Renzi di aver buttato giù quello precedente. Così Pierluigi Bersani, intervistato su La Stampa da Francesca Schianchi, che non sa dire se sia quello dei migliori, «ma sappiamo chi sono i peggiori, e non ne fanno parte».

Non avrà vita facile, prevede l’ex ministro oggi in Leu, poco prima di votare il suo sì al nuovo esecutivo, perché «non ci sarà la Pax, non c’è il clima: ma deve pensare a governare, lo giudicheremo dai fatti». Nel frattempo, però, invita i partiti a riprendere a fare politica, a strutturarsi nel tempo di questo esecutivo e a Pd, M5S e Leu, a nutrire la propria alleanza. «O si va a messa, o si sta a casa. Lavoriamo a un progetto politico. Altrimenti ci riposiamo, e poi però c’è solo la destra».

Sul discorso di Draghi dice. «Mi è piaciuta la sua retorica sobria, fatta dall’andamento “un concetto, una frase”. Mi pare abbia la consapevolezza dei problemi e uno sguardo lungo. Ora però tutto dipende da come i concetti trovano una messa a terra». Bene la progressività riguardo la prossima riforma fiscale: «I concetti di generalità e progressività del fisco mi sono piaciuti molto. Così come la sua declinazione di europeismo. Avrei gradito invece un approfondimento sulla questione del ruolo dello Stato: abbiamo già a che fare con Ilva e Alitalia. Ma al di là di questi casi, in questa fase, come avviene in tanti altri Paesi, ci sarà l’esigenza di un ruolo diretto dello Stato nelle filiere industriali». Bersani deve ancora abituarsi all’azione di governo condivisa con la Lega. «Non sono tranquillissimo, ma, data la situazione, la sinistra deve stare dentro per presidiare le sue idee. Mi predispongo a dare un contributo al programma partendo dalle nostre convinzioni». Ancor più strano fa avere come alleato Salvini, reo di aver svoltato verso un europeismo, che Bersani però non giudica. «C’è stata una scelta politica in un partito che non ha bisogno di congressi o discussioni».

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