“Io penso che sicuramente trovare forme di finanziamento comune di obiettivi comune è una delle sfide per la prossima Commissione”.
Lo ha sottolineato il commissario europeo agli Affari economici, Paolo Gentiloni, parlando con la stampa al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo, oggi a Bruxelles.
A un giornalista che chiedeva di commentare il rifiuto opposto ancora una volta, mercoledì scorso, dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, a qualsiasi ipotesi di nuova emissione di debito comune dell’Ue per perseguire obiettivi comuni, una bocciatura questa volta ancora più categorica, i commissario ha riposto: “Credo che faccia bene la presidente von der Leyen a sottolineare che non bisognerebbe partire alla coda, cioè dalle forme di finanziamento, ma dagli obiettivi, cioè da che cosa indentiamo finanziare in comune”.
In conferenza stampa a Bruxelles, mercoledì 30 ottobre, la presidente della Commissione aveva affermato: “L’approccio che dobbiamo avere è il seguente: dobbiamo prima discutere se ci sono grandi progetti di comune interesse europeo, ad esempio uno scudo di difesa aerea.
Se questo è il caso e si tratta di un progetto transfrontaliero, lo consideriamo un progetto europeo comune che vogliamo portare avanti o andare avanti insieme?” In questo caso, aveva continuato von der Leyen, “penso che ci siano due modi per finanziarlo: o con contributi nazionali o con nuove risorse proprie” del bilancio comunitario.
“Quindi su uno di questi due elementi dobbiamo decidere come andare avanti”.
La presidente della Commissione aveva poi puntualizzato: “Qualunque meccanismo di finanziamento si scelga, alla fine deve essere ripagato.
Voglio insistere: ci sono solo due modi per pagarlo, o contributi nazionali o nuove risorse proprie per il bilancio europeo”, e aveva concluso: “Non ci sono altri modi per finanziare progetti futuri”, escludendo, quindi, il ricorso al debito comune.
Gentiloni, invece, ha sempre sostenuto la necessità di ricorrere a emissioni di debito comune per obiettivi strategici comuni tra i paesi dell’Ue.
“Se vogliamo – ha osservato oggi -, un buon esempio può essere quello delle spese per la difesa comune, che certamente in questo quadro geopolitico sono importanti.
Un altro esempio importante può essere quello, in alcuni settori, del recupero del nostro ritardo tecnologico”.
“Per questo genere di obiettivi comuni – ha sottolineato il commissario – penso che sia indispensabile avere forme di finanziamento europeo comune.
L’ho sempre pensato e lo penso a maggior ragione adesso, visto che tra un po’ non farò più parte della Commissione”, ha concluso.