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Maurizio Naro (presidente Federalberghi Milano): «Annullare il Salone del Mobile sarebbe un grave errore, non bisogna perdere leadership del settore»

Il Salone della Ripartenza. Sarà questo il valore che dovrà avere il Salone del Mobile a settembre, con uno svolgimento che dovrà garantire la piena sicurezza e la massima attenzione internazionale degli espositori. È questo l’auspicio di Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, che ha commentato così le indiscrezioni su una possibile “marcia indietro” da parte dei principali brand del design italiano.

«Le sempre più insistenti voci dietro le quinte di questi giorni di un Salone del Mobile rimesso in discussione e annullato ora emergono ed è un colpo molto duro. Nonostante il Governo abbia dato la tanta attesa notizia del ritorno delle fiere e dei congressi in presenza, gli imprenditori dell’arredo italiano pensano che l’investimento, sicuramente importante, per partecipare al prossimo Salone, non sia indispensabile per i propri bilanci».

Per Naro, l’importanza del Salone non è solo legata ai bilanci, dato che il settore non ha subito contraccolpi simili a quelli del turismo. «Ma qui non si parla di bilanci in nero o in rosso. Si parla di quale ritorno di immagine potrà avere l’Italia se anche questo evento, causa “miopia”, dovesse essere annullato. Appoggiamo e apprezziamo la battaglia che il presidente del Salone Claudio Luti sta facendo ricordando che lo scorso marzo parlava di come occorresse lottare fino alla fine per assicurare il futuro ad una manifestazione che, quest’anno, compie 60 anni».

Bisogna difendere la storia del Salone, per evitare che l’evento venga “rubato” da altre capitali, fortemente interessate. «Venivano richiesti collaborazione e interventi urgenti alla politica così da dare la necessaria sicurezza per programmare la partecipazione del Salone. Questa sicurezza è arrivata e ora, invece di comunicare la conferma del Salone, il settore produttivo va verso la decisione contraria. Non sarà così? Bene, non chiediamo che di essere smentiti. Perché il rischio è che si perda la leadership del settore a favore di città come Londra, Vienna, Stoccolma e Dubai che stanno lavorando, fortemente supportate dai governi, per “strapparci” il Salone del Mobile».

«L’annullamento, quest’anno, del Salone del Mobile, avrebbe conseguenze molto gravi per il comparto alberghiero in forte sofferenza», conclude Maurizio Naro.

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