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Matteo Salvini (Leader Lega Nord): «Ministero Transizione Ecologica, centrale tutelare l’ambiente. L’importante è non farlo a colpi di no»

Matteo Salvini accoglie l’idea, lanciata dal M5s, del Ministero della Transizione Ecologica. «Raccoglieremo volentieri la sfida – risponde il leader leghista intervistato da QN -. Tutelare l’ambiente assecondando anche lo sviluppo è il tema dei prossimi 30 anni. L’importante è non farlo a colpi di no: no alla Tav, no al Tap, no alle Olimpiadi».

Sulla consultazione dei 5S su Rousseau, Salvini è tagliente: «Porto rispetto per i tempi e i problemi degli altri ma è surreale che in piena emergenza 60 milioni di italiani abbiano atteso per giorni che Grillo decidesse che cosa fare», poi «il movimento si è spaccato» e ora «c’è da essere preoccupati, pensando al governo». Il governo Draghi, a suo avviso, «nasce con il motto “patti chiari amicizia lunga”. Abbiamo alcune emergenze molto importanti da affrontare…risolte queste, è evidente che le strade della Lega si dividono da Pd e dai Cinquestelle».

Poi, una stoccata sull’ambientalismo: «Le regioni italiane dove si ricicla e si fa più raccolta differenziata sono quelle amministrate dalla Lega. Lombardia e Veneto fanno differenziata per il 72 e 74 per cento. Il Lazio (dove c’è la Roma male amministrata dalla Raggi) e la Campania di De Luca differenziano al 52».

Infine un passaggio anche su europeismo e anti-europeismo: «Non mi appassionano le etichette, ma confermo che noi abbiamo sempre voluto migliorare l’Europa e non distruggerla». La legge elettorale? «Non si toccherà – dice -. È materia parlamentare, le emergenze in questo momento sono altre».

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