Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Luigi Pandolfi (Il Manifesto): «La politica monetaria restrittiva non è la medicina contro l’inflazione»

“Con ironia, potremmo parlare di contropartita per un surriscaldamento dell’economia che non c’è”. Sul Manifesto Luigi Pandolfi boccia senza appello la decisione della Bce di alzare di altri 75 punti il tasso guida.

“Bisogna chiedersi – scrive Pandolfi – se per un’inflazione spinta anzitutto dai costi dell’energia, la politica monetaria restrittiva sia la medicina adatta.

È la stessa Bce, d’altronde, che parla di «rapida riapertura delle attività economiche, rincaro dei beni energetici ed ‘effetto base’» quali cause principali di quest’ultimi.

Un quadro diverso da quello che fa da sfondo alle scelte della Fed negli Usa, dove gli occhi sono puntati essenzialmente sulla crescita dei consumi e sulla forza del mercato del lavoro.

Lo dimostra anche il divario tra i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo che si è venuto a determinare nella zona euro.

Su base annua, i primi sono aumentati del 37,2%, mentre i secondi del 8,9%. Un differenziale di 28 punti che nei prossimi mesi, per una buona parte, sarà scaricato inevitabilmente sui consumatori finali.

Nello statuto del Sistema europeo delle banche centrali, all’articolo 2, si legge che «l’obiettivo principale del Sebc è il mantenimento della stabilità dei prezzi».

Il che lascerebbe intendere che la banca centrale abbia a disposizione ogni mezzo per tenere a bada l’inflazione (negarlo sarebbe un’ammissione di impotenza).

Invero, sarebbe così se l’inflazione fosse solo un fenomeno monetario. Una tesi che ci perseguita da almeno cinquecento anni. Ma la storia, su questo punto, ha dato torto ai monetaristi. Non tutte le inflazioni sono uguali.

«La politica dei tassi alti serve per un’inflazione da domanda, non quando questa è dal lato dell’offerta», aveva ammonito solo pochi giorni fa il premio Nobel Joseph Stiglitz a Cernobbio.

Come a dire che di fronte ad un’inflazione da costi, come quella europea, un repentino rialzo dei tassi può solo fare danni all’economia”.

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.