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Linda Laura Sabbadini (direttrice Istat): «I vaccini creano profonde disuguaglianze. Ecco gli ostacoli da superare»

Linda Laura Sabbadini, nota statisitica italiana e responsabile della direzione centrale dell’Istat si occupa dell’accessibilità dei vaccini per tutti, un diritto fondamentale.

«Ma sono garantiti veramente a tutti? È una questione profonda di giustizia. L’articolo 32 della nostra Costituzione tutela la salute come diritto per ogni individuo, un diritto fondamentale. E sottolinea come la salute sia un bene comune, interesse della collettività. Il nostro servizio sanitario nazionale, varato nel 1978, si ispira al diritto costituzionale».

«Noi, Paese avanzato, democratico, garantiamo il vaccino per tutti. In questo caso contro il Sars-CoV-2, ma anche in altri casi. Ma è dappertutto così? Purtroppo no. Le diseguaglianze tra Paesi sono enormi. E anche all’interno di ciascun Paese. Abbiamo il “privilegio” della nostra democrazia che ci tutela. Ma proprio per questo, noi e gli altri Paesi democratici dovremmo fare qualcosa per chi questo diritto non lo ha. E non può accedere al vaccino. Così come lo dovrebbe fare chi ha le possibilità economiche, mettendo in campo le sue risorse per una causa giusta».

«Abbiamo potuto sperimentare come l’investimento in ricerca sia fondamentale. Ma esiste un problema nella produzione e distribuzione dei vaccini che crea una grande diseguaglianza tra Paesi e tra zone diverse all’interno degli stessi Paesi. La catena del freddo. Pensate alle popolazioni che vivono in Africa o in Asia in zone con l’elettricità a singhiozzo o addirittura senza. Come fanno a conservare i vaccini a temperature così alte? Sarebbe una vera rivoluzione se si investisse nella ricerca per produrre vaccini che possano essere spediti e conservati anche a temperature elevate. Investire su questo adesso salverà tante vite umane dalla morte. Sarà un atto di giustizia. Un servizio all’umanità intera. Possiamo farlo ora – conclude – o aspettare la prossima pandemia».

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