Il “motivo centrale” delle dimissioni di Papa Ratzinger fu l’insonnia, che lo accompagnava da anni e per la quale i rimedi non funzionavano più.
Lo rivela lo stesso pontefice in una lettera scritta al biografo Peter Seewald nove settimane prima della morte, diffusa in Germania dal settimanale Focus.
“L’insonnia – scriveva il papa emerito – mi ha accompagnato ininterrottamente dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia», e i «forti rimedi» che all’epoca gli erano stati prescritti avevano «raggiunto i loro limiti» e non funzionavano più.
Poi, durante il suo viaggio in Messico e a Cuba, nel marzo 2012, Benedetto XVI ebbe un incidente, e una mattina notò che il suo fazzoletto era «completamente intriso di sangue»: “Devo aver urtato qualcosa in bagno ed essere caduto», ha scritto nella lettera. Il pontefice si era reso conto che quella situazione non sarebbe potuta durare a lungo e che non sarebbe stato in grado di affrontare il lungo viaggio a Rio de Janeiro programmato per il luglio del 2013 per la Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro.
Di qui la decisione, dopo una «riflessione sobria e ponderata» di dimettersi in tempo perché il nuovo Papa potesse andare a Rio.