“Il fatto che nelle grandi città, come ad esempio Torino, oltre un quarto degli studenti che frequentano le nostre scuole non abbia la cittadinanza italiana è un tema molto rilevante. Significa negare al Paese un investimento sul futuro”. Lo ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in un’intervista a La Stampa.
“Nelle scuole primarie della nostra città – aggiunge – ci sono 25 mila bambini italiani e quasi 9 mila stranieri. Ma di questi alunni senza cittadinanza, quasi l’80% è nato sul nostro territorio. Stesso discorso per le scuole secondarie di primo grado. Parliamo di bambini che vivono gomito a gomito insieme con i loro coetanei, giocano con loro, studiano con loro la nostra storia, la nostra letteratura, imparano a coniugare correttamente i verbi della lingua italiana. Ma sanno di non essere italiani. A questi bambini voltiamo le spalle”.
Per Lo Russo bisogna partire “dai dati, che sono eloquenti e innegabili. Sostegno alla natalità, politiche per le famiglie ma anche lo Ius Scholae che è certo un tema di civiltà, integrazione ma anche molto pragmatico: su questi temi potrebbe misurarsi un governo di destra come quello di Meloni – sottolinea – avendo il coraggio di uscire dagli steccati ideologici, e chiedendo a tutti di farlo, nell’interesse del Paese e del suo futuro”.