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Ivana Veronese (Segretaria Confederale UIL): «Pesante il ritardo delle Regioni nella realizzazione del Piano Straordinario di rafforzamento dei Centri per l’Impiego»

Ivana Veronese, Segretaria Confederale della Uil è intervenuta sui ritardi nella realizzazione del Piano sui Centri per l’impiego da parte delle regioni. Asserisce che in questo modo vengono penalizzate le politiche attive del lavoro definite.

“E’ ormai del tutto chiaro che i nostri servizi  pubblici per il lavoro, i Centri per l’Impiego, dovranno fronteggiare i pesanti riflessi dell’emergenza sanitaria sull’occupazione senza poter beneficiare del previsto rafforzamento dell’organico, definito nel 2019, che prevedeva l’assunzione di  ulteriori 11.600 unità di personale e cospicui finanziamenti dedicati all’ammodernamento delle reti informatiche ed alla formazione.

Infatti, sulla base dell’intesa siglata tra Stato e Regioni nell’aprile del 2019, 7000 unità andavano assunte tra il 2019 ed il 2020, mentre le rimanenti 4.600 nel 2021.

Invece, sulla base dei dati di monitoraggio effettuato dal Ministero del Lavoro al 30 marzo scorso, le assunzioni effettivamente realizzate sulla base dei concorsi indetti dalle singole Regioni sono all’incirca 1.900.

Se si fa eccezione per poche “virtuose” Regioni che hanno assunto all’incirca un terzo degli operatori loro destinati (Emilia Romagna, Liguria, Sardegna, Toscana e Veneto) le rimanenti hanno fatto poco e niente e tra queste spiccano le grandi Regioni del meridione: Campania (previste 1840 nuove assunzioni), Puglia (previste 1129 nuove assunzioni) e Sicilia (previste 1246 nuove assunzioni) dove più che altrove sarebbero necessari servizi efficienti.

Non brillano neanche alcune Regioni del Centro Nord come il Lazio (previste 1130 nuove assunzioni) che ne ha assunti solo 44 e la Lombardia (previste 1378 nuove assunzioni) che non ha ancora assunto nuovi operatori.

Si tratta di una fotografia impietosa che, sebbene sia stata in parte condizionata dall’emergenza sanitaria, ci mostra nella sua interezza le profonde difficoltà in cui versano i nostri servizi pubblici per l’impiego che dovrebbero rivestire una rilevanza strategica nella realizzazione dei programmi di politiche attive recentemente definiti dal Governo tra i quali spicca la riattivazione dell’Assegno di Ricollocazione e l’attuazione del nuovo Piano Nazionale GOL, che è uno degli obiettivi più qualificanti degli interventi in materia di lavoro del PNRR.

E’ necessaria una forte accelerazione e riteniamo che il Ministro del Lavoro debba intervenire per sollecitare le Regioni per una rapida pubblicazione dei bandi di concorso e per la realizzazione delle prove selettive che, è bene ricordarlo, dovranno prevedere la valorizzazione delle esperienze realizzate dai c.d. “navigator”, i cui contratti sono in scadenza alla fine dell’anno”.

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