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In 5 mesi risparmiati 700 milioni di metri cubi di Gas | L’analisi

I risparmi assicurati dal programma di massimizzazione delle centrali a carbone – una delle “gambe” del piano di riduzione dei consumi di gas voluto dall’ex titolare del ministero della Transizione ecologica (ora Mase), Roberto Cingolani, per fronteggiare la decisione di Mosca di ridurre progressivamente le forniture verso l’Europa e l’Italia – in cinque mesi sono stati consumati settecento milioni di metri cubi di gas in meno. A parlarne è il Sole 24 Ore.

Dal 19 settembre, data di avvio del programma, a fine gennaio, l’asticella ha fatto segnare 9,9 terawattora di produzione di energia elettrica a fronte dei 6,9 TWh dello stesso periodo dell’anno prima (il 43,4% in più). Tradotto: 700 milioni di metri cubi di gas risparmiati in cinque mesi di maggiore sfruttamento. L’incremento maggiore si è registrato a gennaio, quando gli impianti a carbone hanno assicurato 2,3 TWh di energia elettrica a fronte degli 1,3 TWh dello stesso mese dell’anno prima.

A far la parte del leone è stato l’impianto di Brindisi Sud, che fa capo all’Enel e che da solo ha garantito, tra settembre e gennaio, 3,6 TWh di elettricità. In soldoni: 1,5 TWh in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Alle spalle quello di Torrevaldaliga Nord, sempre di proprietà di Enel, a quota 2,3 TWh, seguito dalle centrali di Fiumesanto (Ep Produzione) e Fusina (Enel) a quota 1,4 TWh, e poi dalla centrale del Sulcis (Enel) con 0,6 TWh e da quella di Monfalcone (A2A) con 0,5 TWh di energia elettrica.

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