Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Roberto Gressi (Corriere della Sera): «L’unica arma contro la pandemia è il vaccino»

Dopo più di un anno e mezzo di pandemia, con aperture e chiusure a intermittenza, l’unico strumento a disposizione per chiudere questo brutto capitolo storico è il vaccino. Questa è la posizione di Roberto Gressi, che sostiene fermamente l’iniziativa del Green pass in quanto «siamo tutti stufi e anche esasperati dalla tattica della cicala: liberi per una breve e dispendiosa stagione e già quasi col pensiero a una fine estate fatta di rinunce, di coprifuoco, di ritorno a scuola precario e con la famigerata didattica a distanza di nuovo alle porte. Non possiamo più combattere così contro il virus: tutti dietro le mura a ogni ondata di barbari».

Secondo Gressi, quindi, «abbiamo l’arma per farla finita, per chiuderla qui una volta per tutte: è il vaccino. Funziona, gli effetti collaterali sono tollerabili e di breve durata, la possibilità di rischio si riduce alla categoria dell’eccezione. In attesa di cure che risolvano la malattia, sono i vaccini che ci possono tirare fuori da questa pandemia che uccide e ci imprigiona da quasi due anni. Non lo abbiamo usato abbastanza, il vaccino. Sembrava che la grande maggioranza degli italiani che si sono messi in fila per farsi pungere il braccio potesse bastare, potesse essere sufficiente a coprire anche quanti, per mille motivi, non volevano immunizzarsi».

«Quello sforzo generoso, verso sé stessi e gli altri, di grande parte della popolazione, sarebbe forse bastato a portarci all’immunità di gregge, se non fossero emerse le varianti, prima fra tutte la variante Delta, molto più contagiosa», scrive sulle pagine del Corriere della Sera. «Non più una politica di chiusure di fronte alla nuova avanzata del morbo, ma una testa d’ariete di vaccinati capace di tenere aperti spettacoli e convegni, palestre e piscine, ristoranti, concorsi pubblici, fiere e sagre, parchi di divertimenti, sale giochi, competizioni sportive».

«Un attacco al virus, facendola finita con i passi indietro del gambero e anche un incentivo a diventare protagonisti della sfida, conducendo una vita più libera possibile e avvicinando il momento della liberazione anche di quella parte residuale del Paese che, fino all’ultimo, dovesse decidere di restar fuori dalla partita».

Per saperne di più:

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.