“I problemi sono stati tanti” durante la diffusione del coronavirus, ma “ora vediamo il lato positivo. Penso che le banche abbiano reagito molto bene attivando peraltro anche una serie di innovazioni e di rapporti esclusivamente digitali per tutti i finanziamenti concessi con Mcc. Un passo avanti nell’innovazione. Abbiamo erogato oltre 60.000 piccoli finanziamenti, 70.000 moratorie, tutte a distanza, ci siamo rodati per quello che un giorno potrebbe essere una scelta e non un obbligo ossia non andare in banca a fare operazioni”.
Lo ha detto Castagna, Ceo di Banco Bpm, all’evento “Made in Italy: the restart” del Sole 24 Ore e Financial Times. “Questo è stato un cuscinetto che ci ha portati a una situazione dove siamo un po’ sospesi, perché non percepiamo un peggioramento del credito in quanto le moratorie evitano di impegnare le imprese a rimborsare i finanziamenti e questo non genera ulteriori non perfoming loans”.
“E’ chiaro che sappiamo che il discorso è a scadenza e che già dal 30 settembre per la Bce non vale più quella sospensione che la moratoria ci aveva dato e ci consentiva di non analizzare uno a uno i nostri clienti per definire se avessero le possibilità di impresa o no.
Dal 1° ottobre stiamo facendo questo lavoro, stiamo clusterizzando e cercando di capire, abbiamo un’evidenza che quasi l’80% dei clienti che hanno chiesto una moratoria lo hanno fatto a scopo precauzionale. Lo stesso vale per i finanziamenti richiesti con la garanzia dello Stato. Abbiamo erogato circa 7 miliardi finora di questo tipo finanziamenti e siamo cresciuti in questo periodo di circa 7 miliardi di raccolta sui depositi delle imprese e del corporate. Quindi mi sembra più un atteggiamento di estrema prudenza, che non significa una ripresa degli investimenti ma anche che le aziende non sono in crisi di liquidità e hanno la possibilità di andare avanti”, ha concluso.