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Paolo Gentiloni (Commissario europeo): «Lungimiranza ed esecuzione sono le due parole chiave per il Recovery»

Senza corsie preferenziali la sfida rappresentata dalle risorse del Next generation Eu non sarà vinta: è l’avvertimento del commissario europeo agli Affari Economici, Paolo Gentiloni: “Con sempre maggiore impegno la task force della commissione esaminerà i draft dei piani nazionali, è un lavoro che andrà avanti nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, ma penso che in questo caso bisogna avere a cuore due parole chiave: lungimiranza, ovvero serve la consapevolezza che questa è una occasione unica per fare cose rivolte al futuro e per risolvere questioni che ci hanno tarpato le ali negli ultimi trent’anni. Non ci saranno altre occasioni come  questa”, sottolinea Gentiloni, partecipando a un evento in streaming dedicato ai fondi europei e organizzato dal Pd.

“Non stiamo parlando di risorse aggiuntive per i nostri bilanci, ma di una straordinaria innovazione e dello sblocco di strozzature e colli di bottiglie”, ha aggiunto. “La seconda parola chiave è ‘esecuzione’: non è un fondo europeo che ti arriva e poi lo puoi spendere o meno. E’ un finanziamento che deriva da un debito comune e che viene erogato due volte l’anno con decisioni proposte dalla commissione nella misura in cui si raggiungono  degli obiettivi e dei tempi e devono essere obiettivi e tempi approvati dal Consiglio Europeo. Se non si raggiungono quegli obiettivi in quei tempi le erogazioni non arrivano”, ha sottolineato il commissario europeo.

“Io penso che l’Italia abbia fatto bene a utilizzare prestiti e trasferimenti, ma dobbiamo essere consapevoli che mettere a terra questo ammontare di risorse e spenderlo in quel lasso di tempo è una sfida importante che richiede corsie preferenziali. Senza corsie preferenziali è complicato che questo piano possa andare in porto in quei tempi”.

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