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Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera): «Siamo dentro la seconda ondata. Più siamo vicini, più ci contagiamo»

Sul Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini richiama l’esigenza della “giusta distanza” come misura fondamentale per evitare l’aumento dei contagi: “E’ la seconda ondata e noi ci siamo dentro. Stiamo meglio di altri Paesi – scrive – ma non stiamo bene.

In questi giorni di preparazione del Dpcm, il decreto del presidente del Consiglio, si è molto parlato delle misure necessarie a contenere il contagio. E tra l’altro si è valutata la chiusura anticipata dei locali pubblici — ristoranti e bar compresi — con una serrata alle 23. Una misura secondo alcuni necessaria per contenere gli assembramenti in quelle strade e piazze di paesi e città dove la sera ci si incontra per un aperitivo o per cenare.

Al momento, il governo è stato frenato dalle proteste di associazioni di categoria e governatori e ha deciso di lasciare libertà di intervento in questa materia ai presidenti delle Regioni. L’esecutivo ha dunque preferito puntare su un nuovo obbligo: la mascherina all’aperto. Il decreto prevederà delle eccezioni per chi fa sport o passeggia da solo in luoghi isolati, ma la regola sarà comunque stretta per impedire che chi sta in luoghi affollati possa trasmettere il coronavirus.

Il Covid-19 ha molte caratteristiche che ancora non conosciamo. Gli stessi scienziati che lo studiano da tempo sono divisi su alcuni aspetti. Ma di una cosa possiamo essere ormai certi: più stiamo vicini, più ci contagiamo, proprio come avviene per un raffreddore o l’influenza. Ecco perché, adesso che siamo in questa nuova e difficile fase, non possiamo sbagliare.

È già accaduto questa estate quando la scelta scellerata di alcuni governatori di riaprire le discoteche ha fatto impennare la curva epidemiologica. Un peggioramento della situazione porterebbe inevitabilmente a nuove chiusure, proprio come sta accadendo in molti Paesi d’Europa. Il governo ora ha frenato, ma se nelle prossime settimane aumenterà ulteriormente il numero dei contagiati sarà inevitabile dover prevedere altre limitazioni alla libertà di movimento delle persone. Anche gli scettici, o chi pensa che questa emergenza sia soltanto un grande inganno, devono convincersi che il rischio sono nuove «zone rosse», limitazioni ai negozi e ai locali aperti al pubblico.

Rispettare le regole, seguire le indicazioni, essere responsabili, serve a tutelare le persone, la nostra vita, gli interessi economici di ciascuno e della collettività. Serve a uscirne prima e meglio”.

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