L’allarme è lanciato dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho. “Il rischio, nei momenti di difficoltà economica, è che le mafie riescano ad infiltrarsi ulteriormente nell’economia, ad esempio nel settore del turismo: ristoranti, bar, alberghi e altre attività – ha detto a Radio anch’io – i mafiosi arrivano con sacchi pieni di banconote per fare acquisti, hanno bisogno che questo denaro venga nascosto attraverso prestanome e imprese che sono in difficoltà. Le mafie approfittano delle difficoltà delle imprese occultandosi al loro interno – ha proseguito -. Riescono a far entrare il denaro, quel denaro diventa usura e quell’usura permette ai mafiosi di diventare gestori di quell’impresa. Una soluzione per impedire alle mafie di impossessarsi dei patrimoni è dare immediato accesso al credito e alla liquidità e ampliare al massimo le attività della Guardia di Finanza. Penso che sarebbe importante dare avvio a quella banca dati nazionali degli appalti – ha concluso – molto spesso le mafie entrano negli appalti attraverso i cartelli, 60/70 imprese tutte gestite dalla mafia”.
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