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Usa e Cina rassicurano, l’accordo sul commercio andrà avanti

Alti funzionari statunitensi e cinesi hanno affermato di essere impegnati a portare avanti l’accordo commerciale di fase uno, dopo che le due parti hanno discusso del patto ieri sera. Il rappresentante commerciale degli Stati Uniti, Robert Lighthizer, il segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, e il vice premier cinese, Liu He, hanno partecipato a una videoconferenza per rivedere i progressi fatti dalla firma dell’accordo commerciale a gennaio.

L’ufficio del rappresentante commerciale Usa (Ustr) ha pubblicato una sintesi dei colloqui che hanno incluso discussioni sugli “aumenti significativi” degli acquisti di prodotti statunitensi da parte della Cina. Sono stati inoltre esaminati i passi intrapresi da Pechino per proteggere la proprieta’ intellettuale americana e liberalizzare il mercato cinese dei servizi finanziari.

“Entrambe le parti vedono progressi e si sono impegnate ad attuare le misure necessarie per garantire il successo dell’accordo”, si legge nella nota. La dichiarazione dell’Ustr non ha menzionato però alcun argomento sollevato dalla Cina avesse, tra cui le preoccupazioni per l’intensificarsi delle azioni statunitensi contro le aziende tecnologiche cinesi. Negli ultimi giorni, l’amministrazione Trump ha minacciato di vietare l’app TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance, e WeChat di Tencent Holdings.

Una dichiarazione pubblicata dall’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua afferma che le due parti hanno avuto “un dialogo costruttivo sul rafforzamento del coordinamento bilaterale delle politiche macroeconomiche e l’attuazione dell’accordo commerciale di fase uno”.

Facendo cenno all’intensificarsi delle tensioni tra le due potenze mondiali, il comunicato pubblicato da Xinhua afferma anche che “entrambe le parti hanno concordato di creare le condizioni e l’atmosfera per continuare a promuovere l’attuazione” del patto commerciale. Per Pechino, ciò significa che Washington dovrebbe astenersi dallo spingere troppo su questioni di sovranità come quelle che coinvolgono Hong Kong e Taiwan.

La rilevanza principale dei colloqui sta nel fatto che si sono tenuti, hanno detto gli esperti di commercio, date le divisioni sempre più profonde tra le due Nazioni. Dopo che Washington e Pechino hanno combattuto per due anni su questioni commerciali, l’accordo di fase uno rappresenta uno dei pochi filoni che tengono insieme le relazioni Usa-Cina.

La pubblicazione della dichiarazione è arrivata poco prima dell’inizio della copertura televisiva della convenzione nazionale repubblicana. La videoconferenza inizialmente avrebbe dovuto svolgersi intorno al 15 agosto ma era stata rinviata al momento più opportuno. Negli ultimi mesi, la Cina ha intensificato gli acquisti di mais, soia e altri prodotti agricoli statunitensi.

Tuttavia, il ritmo degli acquisti, misurato in termini di valore in dollari, non è all’altezza di quanto necessario per raggiungere gli obiettivi previsti dall’intesa, riflettendo in parte il calo dei prezzi delle materie prime a causa della pandemia globale. A giugno gli acquisti cinesi di tutti i prodotti coperti dal patto commerciale erano pari a 33,3 miliardi, solo pari a circa il 47% degli obiettivi previsti secondo Chad Bown, esperto di commercio presso il Peterson Institute for International Economics.

I negoziatori cinesi avevano detto di voler adeguare l’accordo per tenere conto delle fluttuazioni dei prezzi. Nonostante l’ottimismo dell’Ustr, c’è una profonda incertezza sul fatto che l’accordo di fase uno sopravviverà alle elezioni presidenziali.

Il presidente Usa, Donald Trump, ha regolarmente espresso la sua insoddisfazione nei confronti di Pechino e, secondo gli esperti di commercio, potrebbe decidere di annullare l’accordo come un modo per cercare di rafforzare il suo messaggio elettorale di intrasigenza nei confronti della Cina.

In un’intervista a Fox News rilasciata domenica, Trump ha sollevato la prospettiva di “disaccoppiamento” dalla Cina, un termine usato per denotare in gran parte il divorzio dell’economia statunitense da quella cinese. “Beh, e’ qualcosa che se non si comportano bene farei di certo, lo farei sicuramente”, ha detto.

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