“L’Europa stava attendendo con più ansia del solito l’esito delle elezioni americane. Diversi i canali su cui l’Europa potrebbe essere impattata dalla vittoria di Trump. In prima battuta, quello commerciale: abbiamo già visto le ripercussioni sul settore manifatturiero, in particolare quello tedesco. Riteniamo che le proposte di DAZI commerciali al 10% contro tutti i partner commerciali e soprattutto le implicazioni maggiori, con DAZI commerciali fino al 60% sui prodotti cinesi potrebbero avere ripercussioni negative sulle esportazioni e sul manufatturiero tedesco”.
Così Giada Giani, senior economist di Citi per l’Europa, intervenendo a Breakfast in America, la diretta streaming dell’Adnkronos per le elezioni americane.
“Altro settore importante – spiega Giani – è quello dell’energia: l’Europa ha sofferto un grosso shock energetico negli ultimi tre anni. In grande parte questo è rientrato ma non totalmente. Evoluzioni sul fronte del conflitto in Ucraina potrebbero avere delle ripercussioni sul prezzo dell’energia, anche positive, con il prezzo del gas che potrebbe scendere ulteriormente, portando sollievo a settori che soffrono ancora dell’aumento del prezzo delle commodities energetiche più alte del pre-pandemia.
Infine il lato fiscale: nessuno dei due candidati proponeva il rientro del deficit pubblico americano ma sicuramente le proposte repubblicane tendono ad essere più costose da punto di vista della politica fiscale: i rendimenti sui bond governativi hanno prezzato già prima delle elezioni uno scenario di aumento del deficit e dei tassi di interesse. Questo – conclude – potrebbe avere delle ripercussioni anche sui rendimenti europei”.
Tajani: “L’Italia ha bisogno di esportare in America”
“Bisogna aver paura dei DAZI sempre perché noi viviamo di export: il 40% del Pil italiano è frutto delle esportazioni. Per noi il mercato americano è di grande importanza. Noi dobbiamo arrivare col made in Italy e cercare di occupare spazi commerciali che oggi sono occupati dall’italian sounding, quindi abbiamo tutto l’interesse che non ci siano DAZI forti e un conto è il confronto con la Cina, un conto è il confronto con l’Europa. Noi dobbiamo rinforzare gli scambi commerciali con l’America”.
Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani ospite della trasmissione “Porta a Porta” rispondendo a Bruno Vespa che gli chiedeva se fosse preoccupato da eventuali dazi che potrebbe imporre Donald Trump.