Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Basta bonus, serve la riforma del Fisco | L’intervento di Giacomo Ricotti (Banca d’Italia)

RICOTTI-21-febbraio-2023

Pubblichiamo in allegato il testo della Testimonianza di Giacomo Ricotti – Capo del Servizio Assistenza e consulenza fiscale della Banca d’Italia – Audizione nell’ambito dell’indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale con particolare riferimento ai crediti di imposta, che si tiene oggi presso la 6° Commissione (Finanze e Tesoro) del Senato della Repubblica. Di seguito evidenziamo i passaggi fondamentali:

  • Nel disegno degli incentivi fiscali l’attenzione agli equilibri della finanza pubblica dovrà essere affiancata dalla capacità di aumentare il potenziale di crescita dell’economia. Tanto maggiore sarà il successo sul secondo fronte, tanto minore sarà lo sforzo richiesto sul primo;
  • qualunque intervento su tali agevolazioni, volto a una revisione di quelle esistenti ovvero all’introduzione di nuove, ha effetti sul bilancio dello Stato e, nei limiti in cui non è coperto da maggiori entrate o minori spese, sul debito pubblico; va quindi valutato innanzitutto in termini di sostenibilità della finanza pubblica;
  • Il livello del debito pubblico, infatti, è alto sia in prospettiva storica sia nel confronto internazionale. Benché ridottosi in rapporto al PIL nell’ultimo biennio, nelle più recenti stime ufficiali a fine 2022 resterebbe comunque prossimo al 145 per cento del PIL;
  • Il sistema delle spese fiscali appare caratterizzato da una considerevole onerosità, frammentarietà ed instabilità, in conseguenza della stratificazione nel tempo di diverse misure di incentivo. Un intervento di riordino che restituisca coerenza e razionalità al sistema appare non più rimandabile. La revisione potrebbe trovare opportuna collocazione nell’ambito di una riforma fiscale più ampia ed organica;
  • un accurato monitoraggio e una regolare valutazione dell’efficacia delle spese fiscali costituiscono un elemento essenziale del processo di revisione, fornendo anche utili indicazioni sulla progettazione di nuove misure. Uno sfoltimento delle misure renderebbe più semplice l’attività di monitoraggio e valutazione, così come l’attività di controllo;
  • Misure di incentivazione fiscale agli investimenti delle imprese si sono rivelate molto efficaci per stimolare la crescita e l’ammodernamento del capitale produttivo. Un esempio rilevante è costituito dal super- e iper-ammortamento; Secondo le nostre valutazioni, le misure hanno fornito un impulso all’accumulazione di capitale produttivo complessivamente pari a 3,5 punti percentuali nel triennio 2016-2018;
  • Per quanto riguarda gli incentivi fiscali alla spesa in R&S, negli ultimi anni si registra in Italia un deciso aumento del sostegno alle attività innovative; nostre analisi evidenziano come i crediti d’imposta per la R&S in Italia abbiano aumentato significativamente la spesa in R&S delle imprese, agendo prevalentemente su quelle che già investivano in R&S;
  • Con riferimento al settore bancario, l’incentivo alla cessione di NPL introdotto nel 2020, insieme ad altre azioni poste in essere dalle autorità pubbliche, ha offerto un contributo significativo alla gestione e alla riduzione dei crediti deteriorati, che si erano accumulati in quantità ingenti a seguito delle due profonde recessioni seguite alla crisi globale finanziaria nel 2008 e a quella dei debiti sovrani nel biennio 2011-12;
  • un’altra agevolazione di cui ha fruito il sistema bancario è quella per i processi di aggregazione tra imprese. Tale misura è stata utilizzata in due occasioni, facilitando l’acquisizione di banche in difficoltà ma con prospettive di recupero da parte di intermediari più solidi e in grado di sostenerne il rilancio;
  • Tenendo conto delle imposte e dei contributi sociali versati a fronte dell’aumento dell’attività del settore, gli oneri della misura [Superbonus] per il bilancio pubblico restano comunque ingenti; sulla base di prime valutazioni, questi oneri netti hanno avuto un profilo crescente nel biennio, riflettendo la forte accelerazione nel ricorso alla misura;
  • Il Superbonus ha avuto un impatto assai significativo sul settore delle costruzioni ed è incluso tra gli interventi del PNRR in materia di impatto ambientale degli edifici residenziali; si può stimare, utilizzando tecniche econometriche basate sull’analisi controfattuale, che circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus abbiano carattere aggiuntivo (non si sarebbero cioè verificati in assenza dell’incentivo);
  • Un ulteriore aspetto da considerare sono i possibili presidi atti a contenere le frodi [degli incentivi fiscali] > vedere nota a pie di pagina 18 “Indicazioni utili circa la gestione del problema delle frodi si possono ricavare dall’esperienza avuta con i bonus edilizi…”.
SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.