Sono i risultati di un Focus dell’Istat sul lavoro durante la quarantena. Durante la Fase 1, in una giornata tipo, secondo i numeri Istat, hanno lavorato circa 8 milioni e 400 mila persone: meno di due su dieci. Di questi 3,7 lo hanno fatto da casa. Una quota dimezzata rispetto a quella rilevata nel corso di indagini analoghe che indicano circa un 34% di persone impegnate in attività lavorative nel corso della giornata. Il 44% di chi ha lavorato lo ha fatto da casa. La connessione a Internet come strumento di lavoro è stata utilizzata dalla quasi totalità degli home workers (95,8%).
Il tempo di lavoro è rimasto invariato rispetto a una giornata simile del periodo pre-Covid per il 60,2% del totale di chi ha lavorato, è diminuito per il 26% ed è cresciuto per il 13,7%. L’attività di studio è stata svolta dall’8% della popolazione di 18 anni e più e la quota sale al 61,9% tra gli studenti. Hanno dedicato tempo allo studio il 36,2% dei 18-24enni (circa 1milione e 500mila persone) e l’11,2% dei 25-34enni a fronte di meno del 5% del resto della popolazione adulta e anziana. Più di un terzo di quelli che hanno studiato hanno approfittato del tempo disponibile per dedicarsi di più a questa attività (37,3%).
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