«Le reti che oggi distribuiscono il gas naturale domani dovranno essere in grado di accogliere gas diversi, quali il biometano, l’idrogeno e i gas sintetici, indispensabili per raggiungere gli obiettivi al 2050». A sottolinearlo è l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, intervenuto all’evento “Open innovation: università e impresa per dare futuro alle idee”, organizzato a Torino da La Stampa.
«Se questo è l’obiettivo grande a valle deve intervenire il regolatore di secondo livello (l’Arera, ndr) incentivando gli investimenti necessari a raggiungere quanto prefisso. Nel nostro settore gli investimenti dovranno essere rivolti in particolare verso due direzioni: la digitalizzazione delle reti, che noi stiamo facendo ma pochi altri fanno, e l’ulteriore estensione della presenza infrastrutturale anche in quelle aree del Paese non ancora raggiunte».
Gallo conclude auspicando una rete digitale, per trasportare biometano, idrogeno o le miscele di idrogeno direttamente fino al cliente. «Se voglio veicolare gas diversi è opportuno che la rete sia digitale e soprattutto sia presente nelle vicinanze degli impianti in cui questi gas vengono prodotti. Avere una rete in grado di portare il biometano, l’idrogeno, o miscele di idrogeno, fino al cliente finale è fondamentale».