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Massimo Clementi (Virologo San Raffaele di Milano): «Variante inglese? Non cambia niente. Difficile che le varianti siano più patogene»

«La variante inglese? In realtà non cambia niente. Non deve preoccupare perché nella storia delle epidemie è molto difficile che le varianti siano più patogene. Non possiamo dire che sia un’evoluzione positiva, ma al momento attuale possiamo certo dire che non sia negativa. Quasi tutti i soggetti con la “variante” sono addirittura asintomatici». Così in una intervista al Fatto Quotidiano il virologo del San Raffaele di Milano Massimo Clementi.

È possibile che arrivi una variante più patogena? «Non abbiamo elementi allo stato, ma non possiamo escluderlo al cento per cento». Dei vaccini in arrivo da oggi, per l’esperto, i più convincenti sono «quelli di Pfizer e Moderna: sono straordinari non solo per l’efficacia, superiore all’auspicabile. Ma anche perché si tratta di vaccini modulabili, in poche settimane possono essere modificati sulla base delle nuove “varianti” del Coronavirus. Il grande dramma della diffusione pandemica di SarsCov2 di buono lascia che potrà essere riscritta la storia delle vaccinazioni».

L’obiettivo di 42 milioni di vaccinati a fine estate-inizio autunno è realistico? «Con una buona organizzazione sì, dipenderà anche dalla disponibilità dei vaccini. Ma sono fiducioso, il 2021 sarà l’anno in cui vinceremo questa battaglia».

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