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Marino Longoni (Italia Oggi): «Gli Enti Locali sono il collo di bottiglia per l’attuazione del PNRR»

Su Italia Oggi Marino Longoni parla del collo di bottiglia rappresentato dagli Enti locali per l’attuazione del Pnrr.

“Uno dei problemi più seri che dovrà affrontare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi il governo Meloni è l’attuazione del Pnrr – scrive Longoni -. Perché, se è vero che, per quanto riguarda l’implementazione normativa, i tempi sono stati rispettati dal governo Draghi, ora che si tratta di avviare (e poi di concludere) le opere, cominciano a sorgere grosse difficoltà.

Entro il 2023 dovrebbero essere aggiudicati appalti in opere edili per oltre 20 miliardi, ma l’Ance ha già denunciato i primi problemi, a cominciare dal caro materiali.

Ma c’è un altro fattore non meno rilevante che sta rallentando non poco l’attuazione del Pnrr, ed è legato alla scarsa capacità gestionale degli enti pubblici.

Il livello di complessità amministrativa di queste procedure non aiuta.

Gli uffici tecnici dei comuni, già sommersi da numerosi adempimenti, si ritrovano gravati di ulteriori pratiche, difficili da gestire. Inoltre, quando i comuni vincitori di bandi Pnrr sono piccoli, spesso le capienze di bilancio non sono in grado di affrontare le anticipazioni di cassa necessarie per realizzare opere molto costose.

È evidente che senza adeguati strumenti finanziari predisposti per i vincitori e senza una drastica riduzione delle complessità burocratiche, avviare più cantieri, che magari devono partire in contemporanea, non sarà in molti casi possibile.

Quel che è peggio è che negli uffici tecnici degli enti pubblici il clima è di pessimismo.

Ci si chiede, per esempio, come sia immaginabile portare a termine entro il 2026 un’opera che, normalmente richiederebbe non meno di 10 anni. Per i miracoli, si dice, non siamo attrezzati”.

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