“La capital markets union affonda le radici nel 1979 e, nonostante i grandi passi avanti, la regolamentazione richiederà ancora lungo tempo.
Non ci saranno interventi tali da scuotere le fondamenta del mercato, e in questo contesto di lunghi tempi d’attesa – condivisi dalle prospettive offerte dal mercato – molti investitori preferiscono l’orizzonte temporale offerto dal private equity, tra i tre e i cinque anni”.
Così Lukas Plattner, partner di Advant Nctm, nel corso della sesta edizione dell’MF Growth Italia Day, l’evento del gruppo Class E. dedicato alle piccole e medie imprese e al loro listino.
“Servono quindi misure shock, stiamo vivendo una crisi in termini di competitività dell’Unione Europea a livello internazionale in quanto le imprese – soprattutto quelle italiane – dipendono dagli incentivi statali”, aggiunge Plattner, sottolineando tra l’altro il ruolo della tassazione e auspicando l’introduzione di una progressiva anche per gli investitori retail, spesso ostacolati dai costi di intermediazione.
“Meglio avere distorsioni di mercato che imprese che muoiono”, dichiara il partner di Advant Nctm.
Parallelamente, “serve continuare a lavorare sulla semplificazione”, afferma Plattner facendo riferimento a quanto emerso in merito al listing act e all’ingombro sempre più pesante della compliance in termini di produzione di prospetti informativi e altri documenti informativi.