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L’Ue: “Il piano di Recovery è un test per l’unità dell’Europa, dobbiamo recuperare i ritardi” | Lo scenario

Il Next Generation Ue non è solo un volano per la transizione ecologica ma è uno degli strumenti essenziale per la competitività globale delle aziende europee e, in vista delle elezioni del giugno 2024, è anche un “test chiave per l’unità politica dell’Ue”.

Il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni, facendo il punto sul Recovery all’Eurocamera, è tornato a sottolineare la crucialità del Next Generation allargandone il raggio oltre il contesto economico.

L’attuazione dei target e dei milestone previsti resta “essenziale” per il successo del programma, gli ha fatto eco il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis sottolineando come, giunti a metà del percorso di attuazione dei Pnrr, “bisogna recuperare i ritardi”.

I due commissari sono stati sentiti per la dodicesima volta dalle commissioni Budget e Affari Economici del Pe da quando Bruxelles ha varato il Next Generation Ue.

Entrambi hanno registrato un netto miglioramento rispetto ai primi mesi non solo nell’erogazione dei fondi e nell’esecuzione delle spese ma anche nella trasparenza.

Sul fronte dei prestiti “entro la fine dell’anno vorremmo sborsare 50 miliardi” dal fondo per portare il totale delle erogazioni finora registrate oltre 200 miliardi di euro”, ha spiegato Dombrovskis comunicando che il 76% del totale dei prestiti disponibili è stato chiesto dai Paesi membri.

I 93 miliardi restanti, ha tuttavia avvertito Gentiloni, “non rappresentano un tesoretto.

Sarebbe una buona idea usarli ma il problema è che sulla base del regolamento sono già vincolati al Recovery Fund”.

L’audizione di Gentiloni e Dombrovskis si è svolta a poche ore dall’arrivo a Strasburgo del ministro per gli Affari Ue, il Sud, la Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto.

All’Eurocamera Fitto farà un punto sulle politiche del governo con gli eurodeputati italiani e vedrà il commissario al mercato Interno Thierry Breton e il commissario al Bilancio, Johannes Hahn.

Un bilaterale con la presidente del Pe Roberta Metsola chiuderà la sua missione.

Fitto, parlando al Festival delle Regioni non ha nascosto “le difficoltà” che il governo sta avendo sugli obiettivi della quinta rata.

“Ne siamo consapevoli ma stiamo lavorando sereni”, ha spiegato Fitto.

Nell’ambito della revisione del Pnrr presentata ad agosto, Roma nei giorni scorsi ha chiesto lo slittamento di 13 obiettivi inseriti nella quinta rata.

“Se come credo si ridefinirà entro l’anno il percorso di rimodulazione del piano, sono convinto che si potranno raggiungere questi obiettivi”, ha spiegato Fitto incassando a Torino i ringraziamenti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il suo “inesausto impegno” sul Pnrr.

Nel frattempo l’Italia resta in attesa del versamento del bonifico della terza rata da 18,5 miliardi.

I fondi sono in arrivo e sono certi, visto il via libera formale già arrivato da Bruxelles.

Ma non è da escludere che il bonifico per Roma parta solo la settimana prossima.

Diverso il discorso sulla quarta rata da 16,5 miliardi, dove Roma è in attesa della risposta della Commissione alla richiesta di pagamento inoltrata il 22 settembre.

L’obiettivo del governo, in ogni caso, resta quello di incassare i 35 miliardi previsti comunque entro l’anno.

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