Analisi, scenari, inchieste, idee per costruire l'Italia del futuro

Luca Zaia, governatore Veneto: “Sul fine vita serve una legge nazionale, non si può più fingere”

Sulla Repubblica di venerdì 14 febbraio Concetto Vecchio intervista il governatore del Veneto Luca Zaia. Zaia a destra la criticano per la sua posizione favorevole al fine vita. «Non solo a destra». È diventato un liberal? «Non scherziamo. Mai fatto guerre di religione, ma ho guardato sempre in faccia la realtà. Ricorda col Covid? Sono stato il primo a istituire la zona rossa, a chiudere tutto, carnevale di Venezia compreso, mentre altri organizzavano gli spritz…». Cosa propone? «Sul fine vita serve una legge nazionale». Ma è una di quelle riforme che la destra avversa da tempo. «Veramente le resistenze ci sono anche nel centrosinistra». Sarà, ma lei è stato attaccato da Fratelli d’Italia. «Le cose che dico ora le sostengo da tempo. Tre anni fa vi dedicai buona parte del mio libro, I pessimisti non fanno fortuna…».

Ora è nel mirino perché vuol adottare un regolamento alla Regione Veneto. «Non è un regolamento. È una circolare, che dovrebbe fissare delle regole, in quanto il fine vita esiste già». Come c’è già? «C’è la sentenza della Consulta del 2019. Stabilisce che un malato terminale può fare domanda se sono rispettati questi quattro requisiti: diagnosi infausta, mantenimento in vita da supporti, grave sofferenza fisica e psichica, libertà di scelta. In Veneto abbiamo avuto sette domande».

A chi bisogna fare domanda? «Alle aziende sanitarie. Poi a decidere è un comitato etico». Quante sono state accolte? «Tre, due sole delle quali sono arrivate fino in fondo. Manca una legge che stabilisca i tempi: entro quando bisogna rispondere al paziente? Chi può somministrare il farmaco? È come se per l’aborto non si fossero fissati i termini per l’interruzione della gravidanza». Cosa pensa della legge fatta in Toscana? «Il governo la impugnerà. Ma il punto è che non possiamo fare venti leggi regionali diverse, tutte a rischio».

SCARICA IL PDF DELL'ARTICOLO

[bws_pdfprint display=’pdf’]

Iscriviti alla Newsletter

Ricevi gli ultimi articoli di Riparte l’Italia via email. Puoi cancellarti in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza i cookie per migliorare l'esperienza utente.