In questa fase di cambiamenti bisogna pensare «a un nuovo modello di società, più inclusiva, più professionale, più trasparente. Partendo, ad esempio, dalla realizzazione di un portale unico in cui far confluire tutte le gare d’appalto». Lo scrive, in una lettera al Sole 24 Ore, il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.
«Nel confronto quotidiano di queste ultime settimane, con associazioni di categoria, imprese e mondo dell’Economia sociale – spiega – ho avuto modo di analizzare alcuni aspetti, non secondari, delle opportunità che deriveranno dall’attuazione del programma Next Generation Eu in Italia».
A questo proposito, la Castelli ricorda le sfide che riguardano «anche l’effettiva ricaduta in termini economici nel lungo periodo. È per questo che è importante mettere in moto l’intero sistema Paese, assicurarsi che le filiere siano pronte, che i soggetti che dovranno mettere a terra i progetti, attingendo auspicabilmente a ‘fornitori’ interni, siano capaci di coprire tutta la domanda necessaria a manifestare le ricadute economiche in termini di Pil, di occupazione e di sviluppo in Italia».
«Se saremo capaci di prepararci – conclude – l’effetto moltiplicatore del Recovery durerà anni».